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Ferrari, il grande giorno di Bearman: "Stanco, ma felice". Leclerc: "Siamo sulla strada giusta"

Federico Mariani
Ferrari, il grande giorno di Bearman: "Stanco, ma felice". Leclerc: "Siamo sulla strada giusta"N/A
Il britannico, all'esordio nel Circus, a soli 18 anni, va subito a punti con un brillante settimo posto: "Ho affrontato tante novità, ma mi ritengo soddisfatto. Che fatica nel finale contro avversari con gomme migliori". Soddisfatto anche Charles: "Siamo il team con la crescita maggiore negli ultimi mesi"
È l'uomo copertina del GP d'Arabia di F1. Oliver Bearman, sostituto di Carlos Sainz, ha sorpreso tutti per la rapidità con cui si è adattato alla Ferrari e alla nuova categoria. Il britannico, a soli 18 anni, ha chiuso la gara con un brillante settimo posto. Stravolto, ma felice, come ha raccontato ai microfoni Sky dopo l'esordio nel Circus: "Nel complesso sono contento. Per la prima volta ho effettuato tante tornate con queste gomme soft e con le hard, girato dietro altre auto e gestito le batterie per superare gli avversari. Insomma tante novità, ma penso di essermela cavata bene". Bearman non ha sfigurato tenendo anche conto che la priorità era concludere la gara: "Sono stato disciplinato in pista, ho cercato di non commettere errori. Su questa pista il livello di spinta con le gomme è stato alto". A proposito di pneumatici, il pilota Ferrari spiega: "Ci si può appoggiare tanto sulle hard, ma serve precisione per farlo. Specialmente quando ci sono due piloti con le gomme rosse che ti inseguono. Li vedevo arrivare da dietro e avevo un calo di rendimento, ma ce l'ho fatta". Oliver era una maschera di sudore dopo aver tagliato il traguardo: "A livello fisico ho sofferto, soprattutto al termine della corsa, quando è arrivata l'aria fresca. Gedda è uno dei circuiti più impegnativi, non l'ideale per esordire. Ma complessivamente ho fatto un buon lavoro". Charles Leclerc, dal canto suo, si gode il terzo posto in Arabia alle spalle delle imprendibili Red Bull. Ai microfoni Sky il monegasco esordisce sottolineando cosa non ha funzionato pienamente: "Abbiamo scelto un set up specifico che in gara mi ha dato poca fiducia, specialmente nel primo settore. Comunque la macchina è stata abbastanza buona, con anche l'opportunità di fare il giro veloce nel finale seguendo la scia di Ricciardo. Abbiamo fatto fatica a riscaldare le gomme bianche, così come con quelle rosse in qualifica". Charles non nasconde una punta di delusione: "La Red Bull era più veloce. Sinceramente pensavo di essere più vicino. Ma credo che abbia influito anche la situazione della gara dopo la Safety Car". Insomma la Ferrari non è ancora perfetta secondo Leclerc. Ma dove si può crescere? Il monegasco spiega: "Non punto il dito su qualcosa in particolare, siamo lontani tre o quattro decimi e nel motorsport sono tantissimi". I piccoli limiti non tolgono comunque merito al grande lavoro svolto dalla scuderia di Maranello, ora seconda forza del Mondiale. E Charles lo ribadisce: "Rispetto all'anno scorso siamo il team che ha fatto più progressi. Siamo in un momento positivo, bisogna seguire questa direzione. Sono sicuro che per noi le soddisfazioni, ovvero vincere e battere la Red Bull, arriveranno a breve". Pazienza e fiducia: ecco le chiavi con cui la Ferrari sogna di tornare grande.