Il livello di sfida per i team è praticamente inedito: nel weekend del Gran Premio di Cina, i piloti avranno solo un’ora di prove libere prima di gettarsi nella mischia con due qualifiche e due gare. Sono gli effetti del nuovo format F1 Sprint, che debutta in pista proprio a Shanghai e complica i piani dei protagonisti del Mondiale su un circuito assente dal calendario dal 2019: una sfida, appunto, per gli ingegneri delle squadre chiamati a trovare un compromesso di assetto con pochi dati a disposizione, ma potenzialmente una manna per gli appassionati considerando quanto lo spettacolo sia spesso naturale conseguenza dell’incertezza. E chissà che ad approfittarne non possa essere proprio la Ferrari, storicamente in buona forma ogni volta che il tempo per mettere a punto le monoposto scarseggia.
“Ritroviamo il tracciato di Shanghai – spiega in proposito il team principal del Cavallino, Frederic Vasseur – dopo tanti anni e indubbiamente quello che abbiamo davanti è un weekend molto impegnativo. Dovremo fare i conti con diversi fattori concomitanti. Le macchine dell’attuale generazione saranno all’esordio su questo circuito, ma avremo a disposizione una sola sessione di prove prima di giocarci le posizioni sulla griglia di partenza della Sprint. Un altro punto interrogativo sarà legato alle condizioni dell’asfalto, che potrebbe essere più sconnesso di come ce lo ricordiamo”. Un riferimento non casuale: proprio le sconnessioni dell’asfalto avevano portato a un’eccessiva usura del fondo della rossa di Leclerc nel GP degli Stati Uniti dello scorso anno, al termine del quale il monegasco era stato squalificato dalla Direzione gara.
A rendere un po’ più facile la vita degli ingegneri (e a scongiurare situazioni limite come la squalifica di Leclerc ad Austin 2023) c’è però il nuovo regolamento, che permette la riapertura del parco chiuso dopo la Sprint Race, con la conseguente possibilità di modificare gli assetti prima delle qualifiche e del GP vero e proprio. Una novità spiegata dal Direttore sportivo della Ferrari, Diego Ioverno: “È stata pensata per essere più lineare e comprensibile per gli spettatori. Ci sarà una sola sessione di prove libere seguita dalla parte Sprint del weekend, mentre dal sabato pomeriggio si rientrerà in un formato standard con qualifiche e gara. Aver cambiato l’ordine delle sessioni ha consentito anche di dividere il parco chiuso in due blocchi separati, ma ovviamente è da tener presente che ogni cambio di assetto deve essere ben ponderato visto che all’inizio della sessione successiva si entra di nuovo in parco chiuso. La scelta di fare una Sprint a Shangai è una grande sfida per tutti, dopo cinque anni e con auto completamente diverse. Sarà fondamentale la preparazione preventiva, la capacità e la velocità di reazione”.
Con un unico obiettivo possibile, che poi è quello che la Ferrari prova a raggiungere sin dall’inizio di questa stagione, iniziata con il ruolo di prima inseguitrice di Max Verstappen: mettere sotto pressione i rivali della Red Bull. “Come sempre – conclude Vasseur – con questo format sarà fondamentale aver lavorato bene a casa e per quanto ci riguarda dovremo anche migliorare sulla gestione del giro di preparazione in qualifica, dove recentemente non siamo stati perfetti. L’obiettivo, sia con Carlos che con Charles è quello di massimizzare il potenziale della vettura e portare a casa un risultato solido cercando di mettere sotto pressione i nostri avversari”.
Fonte: Gazzetta.it