La vittoria di Charles Leclerc a Montecarlo è stata un momento magico. Ma la Ferrari punta a sfruttare lo slancio positivo all’interno del team per tentare un altro colpo grosso nel GP del Canada, in programma domenica a Montreal. Nulla è stato lasciato a caso e l’intenso programma di preparazione svolto al simulatore di Maranello ne è stata la conferma: gli ingegneri hanno provato oltre trenta iterazioni ai banchi dinamici, incrociando le configurazioni aerodinamiche con gli assetti a livello di sospensioni.
Una prassi consolidata, ma resa ancora più densa e completa perché in queste prove sono state adottate ben otto diverse modalità di utilizzo della power unit. Il propulsore a Montreal riveste infatti un ruolo più importante che su altri tracciati, con una netta distinzione del tracciato tra la sezione mista e quella veloce, caratterizzata dal lunghissimo rettilineo che termina con la chicane prima del traguardo. A Imola era parso che proprio la power unit avesse rappresentato un limite, con la SF-24 piuttosto lenta tra le curve 2 e 3. In Canada sarà quindi determinante un’efficace gestione della potenza elettrica per puntare al successo.
La prima sezione del circuito è un alternarsi serrato di accelerazioni e frenate, tipiche di una pista “stop and go”, dove conta sfruttare le fasi di rilascio e ricarica per avere sufficiente potenza residua quando si affronta il lunghissimo rettilineo finale. Per i tecnici motoristi si è trattato di trovare il giusto equilibrio tra l’energia utilizzata nei primi due settori della pista e quella che viene parzialmente recuperata in frenata e in fase di rilascio dell’acceleratore. Gli ingegneri di Maranello, partendo da un assetto aerodinamico base da medio-basso carico, hanno provato modalità di utilizzo della power unit che impedissero il fenomeno del “clipping” in fondo al rettilineo (ovvero il calo di velocità massima dovuto all’esaurimento della carica elettrica). Inoltre è stata trovata un’erogazione della potenza in uscita di curva che garantisse la migliore trazione della SF-24 nel misto, senza pregiudicare la prestazione nel settore più veloce. Secondo indiscrezioni, il pacchetto di sviluppi aerodinamici introdotto a Imola non ha richiesto la necessità di una controverifica paragonandolo al simulatore con le soluzioni adottate fino alla gara precedente. In pratica, la Ferrari versione evoluta è stata promossa a pieni voti. In Canada, la monoposto adotterà una configurazione aerodinamica decisamente più scarica rispetto a Imola e a Montecarlo. Per cui dovrà essere il fondo a “effetto suolo” a garantire la maggior parte del carico. La prestazione sul passo gara è considerata la caratteristica migliore della rossa di quest’anno, tanto da aver vinto anche in Australia con Carlos Sainz, nel giorno del ritiro della Red Bull di Max Verstappen. Una qualità da ribadire a Montreal, dove il nuovo manto di asfalto sarà uno dei fattori che potrebbero influire sulla gestione del degrado gomme da parte dei team.
Fonte: Gazzetta.it