L’esordio in Serie A TIM non era il sogno di Ferrieri Caputi: l’esordio nella massima categoria è il sogno di qualsiasi arbitro.
Ci siamo passati tutti, perlomeno coloro che hanno avuto la fortuna di poter essere impegnati almeno una volta nella massima categoria nazionale, in uno dei campionati di calcio più importanti del mondo.
La sua visibile emozione è la stessa che ha provato chiunque abbia avuto il privilegio di essere scelto per il debutto dopo un percorso lungo, tortuoso, faticoso, costellato da mille rinunce ed ancor più numerosi sacrifici.
Talento e tecnica
Ferrieri Caputi è una promessa: ha tecnica, atletismo, una già spiccata capacità di selezionare i fischi in campo, assumendosi i rischi necessari per il salto di qualità. Come giustamente sottolineato da mister Dionisi ieri pomeriggio a fine partita, Ferrieri Caputi deve essere vista solo come un arbitro: sottolinearne la caratteristica femminile significa già strumentalizzarla.
Il movimento femminile nell’AIA sta crescendo molto in questi ultimi anni: ci sono arbitri e assistenti in tutte le categorie nazionali, in un micromondo (per fortuna superato) in cui le sezioni erano a loro vietate fino all’inizio degli anni ‘90 per regolamento (una questione che, a pensarci, sembra un retaggio del diciasettesimo secolo, non di fine ventesimo).
Il prossimo passo è forse il più complesso: la speranza che questa novità diventi normalità.
Perché Ferrieri Caputi non ha bisogno di essere accompagnata all’accettazione in campo, ha il talento (tanto) per acquisire credibilità nel tempo, come è accaduto ai suoi colleghi più affermati.
Mondiale under 17 e Serie B
Il futuro è luminoso per la giovane livornese: non è difficile immaginare tante altre apparizioni in Serie A TIM e solo per le sue abilità.
A Reggio Emilia la direzione è stata molto positiva, al di là di un episodio (il rigore) che non sposta nulla, proprio perché è un evento isolato, sebbene legittimamente discutibile. Adesso l’aspetta il Mondiale Femminile Under 17 in India, destinazione che raggiungerà all’inizio di questa settimana, poi tornerà in Serie BKT a inizio novembre per continuare il percorso di crescita, esattamente come tutti i suoi colleghi di categoria.
La speranza, in sostanza, è che da oggi non ci sia più alcun riferimento al genere, ma solo a Ferrieri Caputi, sezione AIA di Livorno.