La FIFA ha deciso: Matehu Lahoz va a casa. L'arbitro spagnolo, contrariamente a quanto previsto inizialmente, non arbitrerà alcuna partita della Coppa del Mondo di Qatar 2022.
A prendere la decisione è stato Pierluigi Collina, responsabile degli arbitri FIFA: non sarà il fischietto valenciano a dirigere la finale del Mondiale del 18 dicembre, all'Iconic Stadium di Lusail.
Perché non è stato designato Lahoz?
Lahoz paga la pessima direzione di gara nel quarto di finale tra Argentina e Olanda, una partita nervosa e complicata, che l'arbitro non ha fatto nulla per indirizzare in altro modo. La gestione dei cartellini e le forti lamentele di entrambe le squadre, in particolare degli argentini, ha portato Collina a maturare questo tipo di decisione.
In particolare, a Lahoz è stato imputato il numero incredibile di provvedimenti disciplinari presi nell'arco dei novanta minuti tra Albiceleste e Orange: 14 giocatori ammoniti nella singola partita, in totale 48 infrazioni sanzionate, 30 per l'Argentina e 18 per gli olandesi. In più, discussioni e risse sul terreno di gioco: non lo spettacolo che i vertici avrebbero voluto vedere.
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Le parole di Messi
A inasprire le posizioni sullo spagnolo è stato anche il volto scuro di Leo Messi: poche volte è stato visto così arrabbiato e così infervorato nei confronti di un arbitro.
Messi è stato ammonito per proteste sulla punizione del 2-2 di Weghorst. Ma tra i due c'è uno screzio di lunga data e risale a un paio di anni fa. Leo, per omaggiare Maradona appena scomparso, si tolse la maglia del Barcellona per mostrare la numero 10 del Newell's Old Boys: Lahoz lo ammonì.
"Gli ho detto subito quello che pensavo, cioè che quella punizione non c'era. Non posso dire proprio tutto, perché se sono sincero poi va a finire che mi squalificano - si è sfogato la Pulce subito dopo Argentina-Olanda -. Non era un arbitro all'altezza: la Fifa dovrebbe mandare direttori di gara diversi, per partite così importanti".
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Lahoz sospeso? La spiegazione della Fifa
In giornata, l'agenzia argentina Telam aveva riportato la sospensione dal torneo di Lahoz, ma la notizia al momento non trova alcun fondamento. Semplicemente, per il principale organismo calcistico mondiale, il fischietto valenciano ha chiuso la sua esperienza in Qatar.
Lahoz ha fatto ritorno in Spagna senza alcun provvedimento sul suo operato.
Come funziona la designazione degli arbitri per il Mondiale?
L'arbitro della finale può essere scelto tra tutti i fischietti convocati in Qatar e regolarmente presenti nello Stato che ospita la Coppa del Mondo. C'è una sola regola, alla base: non dev'essere coinvolto direttamente o indirettamente con le due squadre che disputeranno la finale.
Dunque, chi rappresenta una nazione nel lotto delle semifinali, automaticamente è da scartare. Tutt'altra storia per chi rappresenta una nazione non presente al Mondiale (vedi l'italiano Orsato) o chi ha già salutato la competizione, come appunto la Spagna di Lahoz.
Al momento, Collina può scegliere tra questi nomi per l'epilogo del Mondiale:
- Abdulrahman Al-Jassim, Qatar
- Abdulla Hassa, Emirati Arabi
- Mustapha Ghorbal, Algeria
- Palazuelos, Messico
- Elfath, USA
- Claus, Brasile
- Sampaio, Brasile
- Valenzuela, Venezuela
- Taylor, Inghilterra
- Orsato, Italia
- Makkelie, Olanda
- Marciniak, Polonia
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Chi è Mateu Lahoz
Lahoz è un arbitro professionista da circa 20 anni. Ha esordito ne LaLiga nel 2008, di professione è sempre stato un insegnante di educazione fisica. Il suo esordio internazionale è arrivato nel 2011, quando è stato chiamato a dirigere Colombia-Ecuador.
Nel 2012, la prima partita in Champions League, nel 2014 la prima finale di Copa del Rey tra Real Madrid e Barcellona. Ha arbitrato alle Olimpiadi, i Mondiali in Russia del 2018, gli Europei del 2020 (poi tenutisi nel 2021) e naturalmente la rassegna in Qatar.
I tifosi italiani lo ricordano anche per l'arbitraggio nel famoso playoff mondiale del 2018, contro la Svezia a San Siro: c'era lui a dirigere la disfatta dell'Italia, allora allenata dal commissario tecnico Ventura.