Giunto al Milan per dar cambio ai veterani di difesa, gli son bastati pochi giorni al centro per sbalzare il capitano nelle gerarchie rossonere.
Il suo primo gol italiano l’ha schiacciato in porta alla Juventus: l’unico fin qui e unico nel suo genere, il più iconico d’un enorme 3-0 allo Stadium, dove il Milan non aveva mai vinto.
Ad Anfield Road, in Champions League, è diventato il migliore in campo nonostante un'autorete, risalendo la corrente di difesa fra strepitosi recuperi, schermi poderosi e infinite scivolate.
Tre modi speciali di essere Fikayo Tomori, venuto da tre mondi per essere un perno del Milan che torna grande.
Oluwafikayomi Oluwadamilola Tomori
Per esteso, Oluwafikayomi vuol dire «Dio mi ha riempito il cuore di gioia», perché è splendida usanza nigeriana annunciare parole devote che diventino il nome dei figli nascituri.
Oluwafikayomi Oluwadamilola Tomori è nigeriano di genitori Yoruba, ma il giorno in cui nasce a Calgary, il 19 dicembre 1997, ci sono 15 gradi sottozero. La mamma s’era recata in Canada in visita a un’amica e quando il suo compagno, trasferitosi da Lagos in Inghilterra per lavoro, la raggiunse nell’Alberta, si stanziarono per qualche tempo diventando genitori di Fikayo.
Vorace di riso jollof e di sciroppo d’acero sui pancake, Tomori cresce forte e quando ha sette anni i coniugi Oluwadamilola Tomori tornano a Londra. Passano pochi mesi e Fikayo fa già parte dell’Academy del Chelsea, compagno di scuola e di squadra fin dal primo giorno di Tammy Abraham, coetaneo di padre nigeriano, nuovo centravanti della Roma e suo migliore amico. Con loro, The Blues Brothers, ci sono i giovanissimi Mason Mount e Declan Rice.
Lunga vita al Chelsea, vita nuova nel Milan
Il Chelsea è parte integrante della sua vita: è la squadra del debutto in Premier League, a maggio 2016 contro il Leicester di Ranieri neo-campione d’Inghilterra, e del suo primo giorno Champions League, due anni fa contro il Valencia.
Nazionale inglese fin dall’Under-19 e vincitore dei Mondiali Under-20 in Corea nel 2017, l'anno prima Tomori ha disputato una partita da capitano del Canada U20… A Doncaster contro l’Inghilterra. Vincendo 2-1.
Giovane emergente Oltremanica e nella formativa Championship con Brighton, Hull City e al Derby County per ferma volontà di Frank Lampard - che l’ha spesso adattato al ruolo di terzino, affidandogli il doppio compito di difesa in fase di possesso e appoggio alla manovra - Tomori è già una luminosa realtà della Serie A TIM, fra i migliori difensori dello scorso girone di ritorno e sempre titolare del Milan in questa nascente stagione.
Figlio campione di un’immigrazione calcistica, atletica e sociale sempre più inclusiva, fra tackle espressivi e forti contrasti, a 23 anni Fikayo Tomori rappresenta la nuova cultura fluida e vincente dei nostri giorni. Nel solco anglosassone e di culto progressista da giovane uomo dei tre mondi.