Il CT Roberto Mancini adotta il modulo 4-5-5-2-1 schierando un quintetto di campioni composto da Francesco Acerbi, Leonardo Bonucci, Lorenzo De Silvestri, Sara Gama e Claudio Marchisio, per fare Un Gol per la Ricerca e coinvolgere sportivi e tifosi al fianco degli oltre 5.000 ricercatori AIRC.
Un gol da segnare tutti insieme
Venerdì 5 novembre prende il via la venticinquesima edizione di Un Gol per la Ricerca, storica campagna di Fondazione AIRC, promossa in collaborazione con FIGC, Lega Serie A TIM, TIM, AIA e con il supporto dei media sportivi, che vede i campioni del calcio, le squadre della Serie A TIM e gli Azzurri della Nazionale scendere in campo compatti al fianco di AIRC per invitare tutti i tifosi a sostenere i giovani talenti della ricerca sul cancro.
L'attività dei ricercatori
Una sfida costante, quella contro il cancro, e per cui AIRC dal 1965 lavora quotidianamente.
La ricerca sul cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffondendo l’informazione scientifica, promuovendo la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Entra anche tu a far parte dei 4 milioni e mezzo di sostenitori con un piccolo gesto che porta a piccoli passi verso il più grande successo dei ricercatori e di tutte le persone.
In oltre 50 anni di impegno AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e 600 milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati di 15 gennaio 2021, ndr).
Le parole di Marchisio
Anche Claudio Marchisio scende in campo per sconfiggere il cancro. Ambasciatore AIRC dal 2012, il Principino conosce bene il lavoro della Fondazione e per questo, da anni, è in prima linea per sostenere gli oltre 5.000 ricercatori che ogni giorno lavorano per trovare diagnosi sempre più precoci e trattamenti più efficaci per tutti i pazienti.
Federica Rubbino, ricercatrice AIRC per aiutare il fratello
Giovane, brillante, determinata. Federica Rubbino, 30 anni a dicembre, nasce nel 1991 a Taranto. Si laurea a Bari in scienze biologiche per poi specializzarsi in Molecular biology and genetics a Pavia, dove conquista il 110 e lode. Oggi lavora nel laboratorio di gastroenterologia molecolare all’Humanitas Mirasole di Rozzano, dove studia i meccanismi del tumore al colon – retto.
Ha deciso di raccontarsi attraverso le due parole che più la connotano: premura e ordine. Il suo idolo? Manco a dirlo, Claudio Marchisio...