E' proprio il caso di dirlo: di padre in figlio, comunque di generazione in generazione. Il calcio è un gioco di famiglia e nel corso del tempo, e dei calciatori, di famiglie se ne sono viste pure sul terreno di gioco, con maglie importanti.
Ecco: in Italia abbiamo tanti esempi e tanti racconti, su tutti una dinastia che ha attraversano anni e anni d'azzurro Italia e di rossonero Milan. Da Cesare a Paolo Maldini, passando per l'ultimo passaggio firmato Daniel. Ancora rossonero, nelle gerarchie di un attacco che non smette di stupire.
In occasione della festa del papà, per la quale ci siamo impegnati con sconti unici sui nuovi abbonamenti e su quelli bloccati, ci è venuto naturale chederselo: da papà a figlio - o figli, vedi Mazinho -, quali sono state le famiglie più importanti nella storia del calcio?
Enrico e Federico Chiesa
Punto di partenza: andiamo sul sicuro. 17 presenze e 7 gol con la Nazionale, una delle seconde punte più forti degli ultimi trent'anni: Enrico Chiesa è stato semplicemente pazzesco nel suo giro d'Italia, dalla Samp al Parma, dal Parma alla Fiorentina, e ancora Lazio e Siena. L'abbiamo visto correre e segnare, vincere e soffrire. Bene, vi ricorda qualcuno?
Sono tanti i fotogrammi in cui viene esattamente contrapposto a suo figlio Federico, oggi alla Juventus e già campione d'Europa in azzurro: 37 presenze con l'Italia e 4 gol. Decisivi. L'uomo in più nell'estate '21, la più emozionante.
La dinastia Maldini
Cesare, poi Paolo, quindi Daniel. Partiamo dall'ultimo Maldini, nipote di Cesare e figlio di Paolo: in questa stagione in prima squadra, ha collezionato una rete in 13 partite stagionali. E' arrivato anche il debutto in Champions, Champions che suo papà si è ben allenato ad alzare.
Paolo ha infatti vinto cinque edizioni dell'allora Coppa dei Campioni: una storia straordinaria, la risposta perfetta a chi rispondeva con quanto fatto da Cesare, suo papà. Che non aveva solo fatto la storia del Milan, ma allenato la Nazionale maggiore (dopo aver vinto il Mondiale da vice di Bearzot) e portato a casa 3 europei Under 21.
Johan e Jordi Cruijff
In pochi sanno che Jordi Cruijff era forte. Ma proprio forte. Sia nell'Ajax che nel Barcellona, Jordi era stato acquistato per la pesantezza del suo talento, e non per quella del suo cognome. Poi gli infortuni, la pressione e la fatica, anche a imporsi. Per sempre, Jordi avrà però nel cuore la Catalogna. A tal punto da essere uno dei pochi a giocare sia per una nazionale ufficiale, come l'Olanda, che per la selezione catalana.
Cosa dire poi di papà Johan? La leggenda, il 14 arancione, biancorosso e poi blaugrana. Nessuno come lui ha cambiato il calcio, rendendolo "totale" e soprattutto immortale. Ha rivoluzionato l'Olanda del pallone e ha portato il suo verbo in Spagna: come Trapattoni, Guardiola, Ancelotti, Zidane, Rijkaard e Munoz, ha vinto la Coppa dei campioni da allenatore e giocatore. Nel Gotha. Per sempre.
Peter e Kasper Schmeichel
C'è una foto meravigliosa di Kasper Schmeichel, all'esterno di Old Trafford: è un bambino ed è la mini fotocopia di papà Peter, che ha appena vinto la Premier League e la alza al cielo con il suo aiuto. Anni dopo, per il miracolo Leicester di cui Kasper (oggi capitano del club) è immenso protagonista, l'immagine è ribaltata e le rughe di Peter ci raccontano il tempo passato, inesorabile.
Padre e figlio, ma anche una generazione di portieri che in Inghilterra ha fatto la storia. In due modi differenti, ugualmente straordinari.
Mazinho e figli
Sembra il nome di un'attività commerciale, in realtà è una storia grandiosa di famiglia e pallone. Ricordate Mazinho? Iomar do Nascimiento, cresciuto al Vasco da Gama, poi una stagione al Lecce e un'altra alla Fiorentina, prima di chiudere la carriera tra Spagna e Brasile. Bene: Thiago Alcantara e Rafael Alcantara, alias Rafinha, sono i suoi figli.
Thiago ha avuto una carriera strepitosa: dal Barcellona al Bayern, fino a diventare il perno del Liverpool; per Rafinha, un percorso più frastagliato: Inter, Celta Vigo, tante panchine al Psg e oggi in prestito alla Real Sociedad.
I due Hagi
Gheorghe Hagi è un altro grande nome da calcio italiano: dopo aver vestito le maglie dello Steaua Bucarest e soprattutto del Real Madrid, è il gran colpo del Brescia del 1992. Quattordici reti in sessantuno presenze, un talento fuori dall'ordinario che infatti raggiunge presto il Barcellona, prima di chiudere una super carriera al Galatasaray.
Il figlio? Ianis, cresciuto allo Steaua e già a 18 anni acquistato dalla Fiorentina. Tante promesse, poche mantenute: dopo un anno al Genk, dal 2020 è di proprietà dei Rangers di Glasgow.
Cholo e Cholito Simeone
Chiudere in bellezza. E con i gol di questo momento fantastico del Cholito Simeone. Che in Italia, da sempre, sente anche il peso di rappresentare un giocatore rimasto nei cuori e nell'immaginario collettivo. Giovanni, figlio di Diego Pablo, oggi è la prima punta dell'Hellas Verona e sta ripagando tutta la fiducia di Tudor - che di suo papà è stato grande avversario - a suon di reti e prestazioni.
Don Diego, detto Cholo, in Italia ha vestito le maglie di Pisa, Inter e Lazio; in Spagna quelle di Siviglia e Atletico Madrid. Oggi allena proprio i Colchoneros, e lo fa ormai da oltre 10 anni. Ha vinto tutto, o quasi. E non ha intenzione di smettere.
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