Per la prima sotto la sua gestione l'Atalanta non si è qualificata per una competizione europea. Dopo il cambio societario e l'obiettivo di campo non centrato, anche il futuro di Gian Piero Gasperini non è più così certo alla guida dell'Atalanta.
"Servirà confronto e unità d'intenti"
"Finiamo questa stagione con la coscienza a posto - ha dichiarato Gasperini dopo la sconfitta interna contro l'Empoli e l'ottavo posto in classifica -. Il riconoscimento del pubblico era la cosa più bella che potevamo chiedere. Percassi mi ha riconfermato al 100%, ma servirà un confronto, per parlare e fare un bella Atalanta nei prossimi anni con unità di intenti".
Il rimpianto stagionale
"I ragazzi hanno dato tutto, ma abbiamo affrontato diverse situazioni difficili che siamo stati anche costretti a subire. Io ringrazierò sempre questo gruppo - ha proseguito Gasperini -. Non ho del rammarico perché lo spogliatoio è sempre stato molto sano e la squadra ha dato tutto, ma dopo gennaio abbiamo avuto tante situazioni complicate".
Meglio niente Europa per ripartire?
"Non abbiamo avuto il tempo di affrontare e su cui ci confronteremo - ha concluso Gasperini a DAZN -. Mi auguro che le idee collimino, anche se il dire e il fare diventa un'altra situazione. Ci sono nuove persone nella dirigenza, per il mercato. Ci sarà bisogno di parlarci, verificare, creare un programma e condividere come è stato fatto in passato