L'esplosione, a 28 anni, in una squadra che corre fortissimo. Gianluca Caprari si gode il momento, anzi: riesce a guardare oltre. Oltre una stagione da 10 gol e 25 presenze in Serie A TIM. Cosa c'è, all'orizzonte? L'azzurro Nazionale, che meriterebbe.
E' stato il protagonista del nuovo episodio di 1vs1: guarda l'intervista realizzata dal nostro Federico Sala e già disponibile sulla piattaforma.
1 vs 1: il format
Storie di passato, intrecciate con il presente. C'è anche questo e tanto altro nel nostro nuovo racconto in 1vs1. E stavolta Caprari non può superare l'avversario con un dribbling o una finta. Sarà invece un botta e risposta con il nostro Federico Sala, che ha provato a tirare fuori tante curiosità su uno dei giocatori più talentuosi del campionato di Serie A TIM.
Caprari dovrà passare lì dove sono passati già tanti avversari e compagni: l'obiettivo dell'intervista, nella sua parte finale, è quello di rispondere a sette domande secche nel più breve tempo possibile. Cronometro alla mano, a fine stagione stileremo la classifica ufficiale. Vincerà chi ha saputo replicare in maniera più veloce.
Quanto va forte il Verona
"Ambire a qualcosa in più? Ci siamo parlati anche oggi e ci siamo detti di non accontentarci. Siamo una squadra forte, può giocarsela con tutti. Mi piacerebbe fare quanti più punti possibile per vedere dove arriviamo. Non mi ha mai dato sensazioni negative, questo gruppo".
E' curioso anche l'arrivo al Verona: "Mi ha chiamato D'Amico, il direttore, e mi ha chiesto di esprimere le mie grandi qualità. Non me l'aspettavo, ma lo volevo fortemente. Il gol di tacco? Gran gol, sì. Cerco di farlo ogni domenica".
Obiettivo nazionale, divertendosi
"Ci spero, ovviamente. Ma devo continuare così tutte le volte che scendo in campo", ha raccontato Caprari al nostro Federico Sala. Capitolo emozioni: la più forte? "L'esordio in Champions con la Roma".
Con Zeman e Luis Enrique c'è stato un passaggio fondamentale: "Luis Enrique voleva la palla per 90 minuti, Zeman è più simile a Tudor. Si corre molto e poi andiamo forti. Con Zeman ho fatto tanti gradoni. Il primo anno feci da gennaio a giugno, lui poi da gennaio a giugno la seconda volta".
Il momento 1 vs 1
Dal sogno di giocare contro Messi, agli idoli Totti e Del Piero "perché erano i più forti", passando per la "pasta in bianco" come piatto preferito. Si scopre però anche che il Cholito Simeone è... il più acculturato della squadra!
Un'intervista da non perdere.