Torna "1vs1", stavolta con protagonista Krzysztof Piatek. L'attaccante polacco ci ha raccontato la sua prima stagione con la maglia viola, l'esperienza al Milan e molto altro!
Krzysztof Piatek ha avuto da subito un ruolo difficile a Firenze: far dimenticare velocemente l'addio di Dusan Vlahovic. Piatek si è presentato in viola a suon di gol importanti, diventando centrale negli schemi d'attacco del suo allenatore Vincenzo Italiano, prima di fermarsi per qualche acciacco fisico che ne hanno rallentato l'ascesa.
Con duro lavoro e sacrificio, Piatek vuole giocarsi le proprie carte alla Fiorentina e in Serie A TIM, dopo aver stupito tutti ai tempi del Genoa e aver subito la pressione della maglia del Milan. Oggi è pronto ad emergere al Franchi.
1 vs 1, il format
E chissà quante volte sarà capitato a Krzysztof Piatek di trovarsi in un "uno contro uno": un dribbling decisivo in area, un assist da ricordare o una palla persa, poco importa. Tutto finisce nel bagaglio delle esperienze, quello che l'attaccante polacco sta riempiendo in Serie A TIM, partita dopo partita, dal Genoa alla Fiorentina passando per il Milan.
E nel nostro "1 vs 1" Piatek dovrà rispondere a domande secche nel più breve tempo possibile. Il motivo? Cronometro alla mano, a fine stagione stileremo la classifica ufficiale: vince chi ha saputo replicare nel modo più veloce.
L'origine del Pistolero
Riconoscibile, particolare e a suo modo unica. L'esultanza di Krzysztof Piatek è diventata presto virale, con le pistole fumanti incrociate da vero "Pistolero". "E' nata nella prima partita con il Genoa quando ho segnato quattro gol in Coppa Italia contro il Lecce - ha raccontato l'attaccante -. Ho pensato al momento di fare qualcosa di particolare e mi è venuto spontaneo fare così, poi da lì è partito tutto".
Oggi Piatek è il centravanti della Fiorentina: "Sono molto contento e ho iniziato bene, ma devo continuare così".
Obiettivo Europa a suon di gol
"Siamo sulla buona strada per tornare in Europa - ha commentato l'attaccante -. Sarebbe una cosa incredibile per la squadra e per la città di Firenze. Siamo forti. Io sono migliorato come calciatore anche perché ho più esperienza, e in questi mesi con la Fiorentina ho fatto meglio che in Germania".
"Al Milan è andato tutto bene per i primi sette mesi, con Gattuso ho giocato molto bene e fatto gol. Poi è arrivato Giampaolo ed è cambiato tutto, non ci siamo capiti e i giocatori in quei mesi non si sono trovati nel nuovo sistema di gioco".
Tra il caffè e il mate
Krzysztof Piatek è un polacco atipico. Nello spogliatoio della Fiorentina si divide tra il caffè prepartita preparato rigorosamente dal terzo portiere Antonio Rosati e il mate, bevanda tipica sudamericana.
"Il rito del caffè è nato a Napoli prima della Coppa Italia. Rosati me ne fece uno e in partita ho segnato il primo gol con la maglia della Fiorentina. Da allora gli ho chiesto di prepararmelo sempre".
"Il mate lo bevo spesso e so prepararlo, ho imparato in Polonia negli ultimi mesi prima di venire in Italia. Vedevo sempre Messi e Suarez berlo, allora ho cercato su internet come farlo e mi è piaciuto. In Italia l'ho bevuto con Romero al Genoa e con Biglia al Milan, poi con i sudamericani qui a Firenze".