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Mattias Svanberg a DAZN Talks: "Punto ai 5 gol in campionato. San Siro pieno mi ha impressionato"

Redazione
Mattias Svanberg a DAZN Talks: "Punto ai 5 gol in campionato. San Siro pieno mi ha impressionato"DAZN
Mattias Svanberg è stato il protagonista del nuovo episodio di DAZN Talks, sul nostro canale Twitch

Altra settimana, altro racconto di calcio e di vita su DAZN Talks, con Tommaso Turci e Barbara Cirillo sul nostro canale Twitch: il protagonista è Mattias Svanberg, centrocampista del Bologna e della nazionale svedese.

Mattias Svanberg centrocampisa del BolognaGetty

Le parole di Mattias Svanberg a DAZN Talks

Nel centrocampo del Bologna di Sinisa Mihajlovic c'è una certezza: Mattias Svanberg. Il centrocampista svedese, che con le sue prestazioni ha attirato l'interesse delle big del calcio italiano e non solo, è un punto fermo nello scacchiere rossoblù.

Per il suo dinamismo e la capacità di inserimento, è diventato un pezzo pregiato anche al Fantacalcio. Gol e assist non mancano e sono cinque le partecipazioni a gol in questa Serie A TIM. Anche per questo Mihajlovic a lui non rinuncia mai.

La stagione del Bologna e la situazione Mihajlovic

"E' una stagione strana perché abbiamo una situazione non facile con il mister. Dobbiamo lavorare senza Mihajlovic, ma sappiamo che se anche lui non è al campo ci è sempre vicino - ha commentato Svanberg a DAZN Talks -. Quando non siamo concentrati è ancora più complicato, perché a volte pensiamo solo a farci gli scherzi. Dobbiamo avere rispetto nei confronti del mister che se non è con noi è perché non sta bene. E' tosto per lui stare in ospedale, noi possiamo aiutarlo facendo il nostro dovere".

"Mihajlovic ci dà sempre il suo pensiero e i suoi consigli per farci crescere come persone e come squadra. Stiamo facendo bene nelle ultime partite sia come prestazioni che come risultati".

La crescita come calciatore a Bologna

"Da quando sono arrivato a Bologna nel 2018 a 19 anni ho iniziato a giocare da subito e a un livello più alto di quello a cui ero abituato. La Serie A TIM è uno dei due campionati più duri e nelle prime due stagioni mi sono dovuto adattare ai ritmi di gioco. Nella terza stagione e in questa mi sento che sto facendo bene e di essere migliorato. Mi trovo molto bene a Bologna, mi sento a casa e ho ancora un altro anno di contratto. Sono molto felice al Bologna".

La passione per l'hockey su ghiaccio

"Fino a 15 anni ho giocato a hockey su ghiaccio, anche perché mio papà ha vinto quattro volte il campionato ed è un campione. A quell'età ho dovuto scegliere e sono sempre stato più bravo a giocare a calcio, ma forse avrei potuto diventare professionista anche nell'hockey. Quando giocavo sul ghiacco però lo facevo solo per divertirmi, non per avere una carriera. Mi manca tanto giocare a hockey, ma qui non è possibile. Ero un giocatore che le botte le dava più che prenderle, mi porto dietro un po' di fisicità da quello sport".

Il vizio del gol e niente Playstation

"Voglio fare almeno altri due gol per eguagliare le 5 reti della scorsa stagione. Ora sono a tre, mancano sette partite ma dai almeno uno o due voglio farne ancora. Non è sempre facile, ma ci provo sempre. Tripletta contro l'Inter? Sarà difficile, ma niente è impossibile. Playstation? Non ci gioco molto, solo ogni tanto".

La gente di Bologna e la fidanzata calciatrice

"Se qualcuno mi riconosce mi fa i complimenti per strada, sono contento. Sono tutti molto carini. Gli italiani hanno più passione rispetto agli svedesi quando si parla di calcio, vivono la partita ogni giorno".

La fidanzata Alice, come lui, è centrocampista del Bologna: "E' molto forte, quando gioca fa sempre bene e mi fa piacere che voglia giocare a calcio. Ha segnato più di me anche perché non è difficile, ci ha messo poco. Vorrei segnare come lei ed è molto tecnica".

La scelta del numero 32 e il giocatore modello

"Ho scelto il numero 32 perché era il primo numero che avevo quando ero piccolo in Svezia. Al Malmoe dovevo scegliere i numeri dal 30 al 40 e da allora ho sempre avuto il 32".

"Il mio giocatore preferio è Kevin De Bruyne del Manchester City, può fare tutto. E' forte fisicamente, ha grande tecnica e un bel tiro. In Serie A TIM ammiro Zielinski, che mi assomiglia come giocatore anche se è più forte. Mi piace il suo stile di gioco e voglio crescere per diventare come lui".

Il rapporto con Ibrahimovic e i consigli

"Zlatan ci dà una grossa mano, dentro e fuori dal campo. Purtroppo per lui è stato un anno difficile perché si è spesso fatto male, però è sempre pronto a dare un aiuto. E' una persona positiva. Mi dice sempre di tirare in porta e se lo dice lui, devo farlo perché mi dà coraggio anche in una partita difficile".

"A Bologna non ho trovato dei compagni di squadra, ma degli amici. Quando ti trovi bene con tutti come me a Bologna viene tutto più facile. Quest'anno mi è più semplice perché l'italiano è migliorato e posso fare gli scherzi anche ai giocatori italiani".

Il gol più bello visto dal campo

"Un gol subito contro il Torino l'anno scorso, da Mandragora. Ho visto la palla andare dritta per dritta all'incrocio dei pali".

La vita privata

"Sono una persona molto tranquilla, mi piace stare a casa e guardare i film o le serie tv. In questo momento sto guardando Undercovered, una serie olandese che mi ha consigliato Schouten. Spesso però andiamo anche in centro a fare una passeggiata".

Il rapporto con Medel e Orsolini

"Non è sempre cattivo come in campo, anzi, è molto simpatico. In partita e allenamento dà sempre tutto e nello spogliatoio è un leader e quando entra nella stanza si fa sentire. Ma è molto simpatico, gentile e si preoccupa di tutti".

"Orsolini è il più matto della squadra. Parla sempre, non sta mai zitto, non è proprio capace. Ci serve uno così nella squadra perché dà tanta energia a tutti e mi fa sempre molto ridere. Schouten è quello che si veste peggio, mischia sempre tutti i colori e si copre male. Mbaye e Bonifazi sono quelli che hanno lo stile migliore, ci tengono molto".

Lo stadio più caldo

"San Siro, nella partita dello 0-0 contro il Milan con lo stadio quasi pieno, mi ha fatto impressione. Dopo due anni senza tifosi è stata una bella sensazione. Quasi non ero più abituato".

La promessa di Svanberg

"Se entro la fine dell'anno faccio cinque gol vi mando la mia maglietta, una a testa".

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