Sono passati trentasette anni dall'Heysel. Per sempre, un ricordo intriso di dolore, fatica, incredulità.
Era il 29 maggio quando, poco prima dell'inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, allo stadio Heysel di Bruxelles si consumò la tragedia. Fu la follia hooligan a generare la paura, e dalla paura si arrivò al dramma.
Ben 39 persone persero la vita, di queste 32 erano italiane e supporter juventini. Dei feriti, se ne contarono addirittura 600.
Il ricordo della Juventus
La Juventus, attraverso il proprio sito ufficiale, ha voluto omaggiare le vittime dell'Heysel: "Un ricordo che dura - e deve durare - per sempre".
"Quando la memoria va a una tragedia incredibile, come quella che il 29 maggio del 1985 si verificò all’Heysel, in occasione della finale di Coppa dei Campioni che contrapponeva la Juve al Liverpool, le emozioni si accavallano.
Ci sono i ricordi di chi era lì, quella sera, e che difficilmente da allora è riuscito a guardare una partita di calcio con la stessa gioia e la stessa serenità, perché il giorno dell’Heysel è uno di quelli che segna un prima e un dopo.
C’è l’orrore di chi magari nemmeno era ancora nato allora, ma quando guarda quelle immagini, in un documentario, o su Internet, stenta a credere che siano vere, che siano successe.
C’è poi il dramma, sempre vivo, delle trentanove famiglie che quella notte videro la loro vita cambiare. Le famiglie delle vittime, a cui non smetteremo mai di stringerci, nel pensiero e nel ricordo, oggi e tutti i giorni.
Perché l’Heysel è un ricordo che dura – e deve durare – per sempre".