Si sapeva. Ma chi sapeva, è rimasto ugualmente sorpreso. Jai Hindley, australiano di Perth , 26 anni di forza e testa, ha vinto il Giro d'Italia del 2022. E la sua è stata una tarda rivelazione. O meglio: una continua scoperta.
Ha conquistato la Maglia Rosa che era tutta in salita, oggi se la tatua addosso per la storia, nella cornice mozzafiato dell'Arena di Verona. E pensare che, prima di quest'ultima settimana, prima d'aver sconfitto un mostro come Carapaz e tenuto Nibali a debita distanza, quella maglia lì era stata sua soltanto 24 ore negli ultimi due anni.
Marmolada decisiva
Ci sono pochi dubbi su dove Hindley abbia deciso, conquistato, immortalato il suo Giro d'Italia. E' stato nella ventesima frazone, la tappa regina che arriva sulla Marmolada e parte da Belluno. E' il punto focale di tutta la competizione: la cima Coppi è esattamente il brivido che ci vuole per rendere grandi, e lui lo è stato soprattutto nella testa.
In una corsa fatta di nervi, l'australiano si è tenuto stretto ai primi e ha staccato in particolare il diretto rivale, che non sembrava potesse avere avversari. Di fatto, quella di oggi è stata una consacrazione definitiva, l'ulteriore prova di come lavoro ed esperienza possano aiutare a scrivere una storia diversa da quanto racconta il solo talento.
La beffa del 2020
Si può dire, allora, che questa di Hindley sia stata una lunga scalata verso il successo. A fine corsa, tra le braccia il premio finale, Jai ha confessato: "Avevo bene in mente quanto accaduto nel 2020, non potevo permettermelo di nuovo".
Cos'era successo? Se non lo ricordate, sappiate solo che questa è una storia di grande riscatto: nel Giro 2020, corso a ottobre a causa della pandemia, Hindely aveva sì vissuto la Maglia Rosa per 24 ore. Ma erano le 24 ore decisive.
Nella crono finale, si era arreso ad Hart , perdendo il testa a testa all'ultimo istante. Stavolta no, stavolta ha vinto lui.