Un conto è cosa si pensa alla vigilia, un altro è cosa si vive in partita. E Walter Mazzarri, contro la Fiorentina, per un attimo ha proprio assaporato il gusto della vittoria, che il giorno prima aveva persino fatto fatica a immaginare.
Si era messa su binari perfetti, la gara del suo Cagliari contro la Fiorentina: occasioni, obiettivi raggiunti, corse e rincorse giuste, nonostante le tante assenze. Poi il vantaggio di Joao Pedro: una liberazione, in mezzo a tanto creare.
Gli undici metri di Cagliari-Fiorentina
Senza Vlahovic la Fiorentina è apparsa proprio come si temeva: privata di una guida, di un leader, di un riferimento che riuscisse a farla respirare sul pressing imponente del Cagliari. La differenza tra le due squadre è stata spesso lì, nella grandezza di chi organizzava la fase offensiva: non esattamente un dettaglio, soprattutto per com'erano e come sono improntate le due squadre.
E anche per questo la partita è stata vibrante, ha dato segnali scollegati tra loro ma in grado di animare oltre un'ora di bel gioco. Alla fine, cos'ha fatto la differenza? Non mollare. In particolare dopo le batoste, una per parte ed entrambe da 11 metri: il rigore sbagliato a inizio gara da Biraghi, l'altro errore firmato ancora Joao Pedro.
La rivincita di Sottil
Il dispiacere è enorme un po' per tutti, neanche l'ombra di tristezza sul volto di Riccardo Sottil. Lui si è preso una rivincita colossale, contro il club che l'aveva accolto nella scorsa stagione e con cui il matrimonio non è stato sempre rose e fiori. Tutt'altro.
Dal primo all'ultimo minuto in campo, Sottil è stato bersagliato dal pubblico sugli spalti: una carica costante, continua, che ha generato l'ultima corsa per l'1-1 del classico gol dell'ex. In una giornata piuttosto interlocutoria, l'unica rivincita è la sua. Pure bella pesante.