Sarebbe stato il debutto perfetto. Uno sconosciuto alla guida dell'Udinese che si rivelava al grandissimo pubblico: non solo il proprio, ma quello di milioni d'appassionati, che con grande trasporto hanno vissuto questa nuova puntata di un campionato che non smette di stupire.
Oh, alla fine il protagonista è sempre lo stesso, e quindi è sempre Zlatan Ibrahimovic. Dopo il primo vantaggio di uno dei migliori attori stagionali - sempre più super, Beto -, la zampata dello svedese è servita ai rossoneri per congelare il risultato sull'1-1 al minuto 91.
Il giovane Cioffi e il vecchio Zlatan
Sembrava tutto perfetto, per Cioffi. Che ha sfiorato l'impresa e adesso raccoglie ugualmente un punto pesantissimo, magari in grado di far cambiare idea alla sua dirigenza, ancora alla ricerca di una figura che possa raccogliere in tutto e per tutto l'eredità di Luca Gotti.
Del resto, lo stesso Gotti aveva iniziato così: ad interim per la prima, ad interim per la seconda, alla terza si era già convinto, così come tutta Udine.
La vittoria avrebbe dato un booster niente male. E avreebbe sostanzialmente cambiato le regole deel suo corso in Friuli, dove prima era assistente e oggi è una grande storia da raccontare. Immensa, invece, è quella di Ibrahimovic. Trecento gol nei top 5 campionati europei, e così divisi: 154 in Italia, 113 in Francia, 17 in Inghilterra e 16 in Spagna.
Anche quando il Milan sembra brutto e impaurito, Ibra ci mette la sua portata. La sua Adrenalina. Del resto, è anche il titolo del nuovo libro. E non è un caso che abbia ancora così voglia di raccontare la sua storia.