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Sunday Night Squadre, Barzagli e Parolo analizzano il duello Vlahovic-Bremer

Redazione
Sunday Night Squadre, Barzagli e Parolo analizzano il duello Vlahovic-BremerDAZN

Il duello più interessante della 26a giornata di Serie A TIM è andato in scena nel Derby della Mole tra Juventus e Torino. L'1-1 sul campo ha messo in mostra una battaglia a tutto campo tra il difensore granata Bremer e la nuova stella della Juventus, Dusan Vlahovic.

A livello di numeri non c'è stata storia. Bremer ha vinto praticamente tutti i duelli e dopo la sfida contro l'Atalanta e Demiral, in cui l'attaccante serbo ha faticato e non poco sulla marcatura fisica del turco, per un'altra partita Allegri non ha trovato la chiave per accendere il proprio gioiello.

Bremer vs Vlahovic vista dalla Sunday Night Square

Sfruttando delle immagini inedite portate dall'inviato a Torino Tommaso Turci, con qualche retroscena direttamente da bordocampo, alla Sunday Night Square Andrea Barzagli e Marco Parolo hanno commentato il duello tra Bremer e Vlahovic. 

La richiesta del tecnico della Juventus era chiara, ma non direttamente a Vlahovic bensì a Dybala: l'obiettivo per il serbo è portare in giro Bremer per tutto il campo per liberare spazi centrali per gli inserimenti dei compagni.

Dusan Vlahovic, Juventus, Serie A TIM 2021.2022, DAZN Italia

Barzagli: "Giocare così è fastidioso per un attaccante"

"Quando ti trovi a giocare una partita di questo tipo con l'uno contro uno, non ci sono tante strade: il duello o lo vinci o lo perdi. Per l'idea di calcio che ha Juric, se la squadra sta bene il difensore è sempre avvantaggiato in questo calcio - ha commentato Barzagli a DAZN -. La gara a quel punto diventa durissima per l'attaccante perché è un punto di riferimento e si trova a battagliare contro un giocatore, come Bremer, che è bravissimo nell'anticipo".

"Una partita del genere è fastidiosa per un attaccante e lo è stata anche per Vlahovic perché nel calcio moderno ci sono tante squadre che difendono uomo su uomo, ma con difensori che ti mettono le mani addosso, che sono sempre lì...".

Parolo: "Bremer è entrato nella testa di Vlahovic"

"Secondo me Bremer è entrato nella testa di Vlahovic - ha commentato invece Parolo -. Lo sentiva sempre addosso e ha perso lucidità, cominciando anche a sentire la pressione di giocare nella Juventus che è diverso che farlo nella Fiorentina, soprattutto se non fai gol. Vlahovic vuole dare la scossa e fare la differenza, ma quando non riesce mi sembra ancora troppo emotivo. Deve crescere da questo punto di vista e arrabbiarsi meno restando concentrato".

Un esempio: "Il tiro da 35 metri dalla linea del fallo laterale. Ha capito che nell'uno contro uno a campo aperto non c'era storia, e allora non essendo tranquillo ha cercato una cosa assurda e difficilissima".

Sunday Night Square, DAZN Italia, Serie A TIM, domenica sera

Turci: "Vlahovic sembra impaurito"

L'impressione da bordocampo dell'inviato DAZN Tommaso Turci è stata anche più dura: "Vlahovic non seguiva molto bene i dettami di Allegri e dopo diversi duelli consecutivi persi, il tecnico ha deciso di cambiarlo. Dusan sembrava impaurito dalla presenza costante e fisica di Bremer".

Il livello di Bremer nel calcio italiano

Il difensore brasiliano del Torino, Bremer, sta dominando diverse classifiche per quanto riguarda statistiche importante nel calcio moderno. Dai duelli agli anticipi, è sicuramente uno dei punti di forza della squadra di Juric.

"La valutazione va fatta anche a un livello più ampio - ha commentato Barzagli -. Non lo vedo ancora nei 3 migliori del nostro campionato, perché ci metto Koulibaly, Bonucci, Tomori... poi ci sono altri come Skriniar e Bastoni che sono profili di altissimo livello".

Bremer, Torino

Un profilo più europeo

"Bremer ha un margine di crescita più europeo rispetto ad altri giocatori - è stato invece il commento di Marco Parolo -. E' un giocatore capace di alzarti la squadra anche di 20 metri, come può essere Tomori, e lo vedo anche meglio nel calcio estero. Certo poi bisognerebbe vederlo anche in un sistema diverso o in una difesa a quattro".

La Juventus non ha leader

Infine l'analisi del derby, sempre con le immagini portate in studio da Tommaso Turci, si è spostata sulla reazione dei giocatori della Juventus al gol del pareggio di Belotti. De Ligt e Locatelli dopo qualche secondo di sconforto hanno provato a caricare la squadra, mentre Morata si è tolto la terra dalle scarpe e Rabiot ha battibeccato con De Ligt discutendo sulla copertura del primo palo.

"Mancano dei leader riconosciuti alla Juventus - l'opinione di Parolo alla Sunday Night Square -. Anche dopo il gol vedi che sono un po' tutti per i fatti propri e ho la sensazione che nelle ultime settimane si è cavalcato l'onda Vlahovic, poi però alla prima difficoltà senza dei veri riferimenti forti in campo, si è un po' sciolto il tutto".