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Giro d’Italia

Il Giro d'Italia 2023 si svela: 7 arrivi in salita e gran finale a Roma

Giulio Martina
Il Giro d'Italia 2023 si svela: 7 arrivi in salita e gran finale a RomaDAZN

Alla presenza di campioni del passato e del presente del calibro di Alberto Contador, Vincenzo Nibali e Jay Hindley è stato presentato il percorso del Giro d'Italia 2023.

Dalla partenza in Abruzzo all'arrivo di Roma, si prospettano 3 settimane ricche di spettacolo. Tante le asperità sul percorso, l'ultima settimana appare tremenda con un trittico a Nord Est decisivo per le sorti della gara.

La prima settimana del Giro

La prima settimana del Giro 2023 si svolge al sud. Partenza a cronometro sulla costa dei Trabocchi e arrivo a Tortona. Segue un traguardo per velocisti a Chieti, prima di una tappa mossa a Melfi. Le prime salite vere arrivano alla 4a tappa con 3500 metri di dislivello e arrivo al Lago Laceno. Campania ancora protagonista con la tappa di Salerno, antipasto della sesta frazione con partenza e arrivo a Napoli, una delle giornate più iconiche della corsa.

Il primo test per gli uomini di classifica sarà la scalata a Campo Imperatore sul Gran Sasso, a una quota superiore ai 2000 metri. Le Marche offriranno un percorso da claasiche del nord con arrivo a Fossombrone. Prima del giorno di riposo ci sarà la cronometro di 33 km a Cesena.

La seconda settimana del Giro

Avvio soft per la parte centrale della corsa con le volate di Viareggio e Tortona. Aumentano le difficoltà nella tappa 13, da Bra a Rivoli, ma l'insidia vera ci sarà il giorno successivo: 3 salite alpine sopra i 2000 metri, tra cui la Cima Coppi (il Colle del Gran San Bernardo) e la temibile scalata di Crans Montana con l'arrivo in territorio svizzero. Una frazione per sprinter anticipa la Seregno-Bergamo, una sorta di Giro di Lombardia in miniatura.

La terza settimana del Giro

IL secondo giorno di riposo preparerà le gambe alla dira tappa in Trentino con traguardo sul Monte Bondone. Ci sarà respiro il giorno successivo con ingresso in Veneto che regalerà lo spettacolo delle Dolomiti nella 18a e 19a tappa (arrivo alle Tre Cime di Lavaredo), potenzialmente decisive. Le ultime fatiche si svolgeranno in Friuli con l'inedito arrivo sul Monte Lussari e le sue punte di pendenza al 22% per una cronoscalata senza respiro.

Trasferimento a Roma per il circuito finale ai Fori Imperiali, cartolina ideale per la conclusione delle tre settimane.