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Il Milan nelle mani di Tatarusanu

Il Milan nelle mani di TatarusanuGetty

Il Milan che si è ritrovato dopo la sosta nazionali è stato costretto a fare la conta degli assenti: Pioli deve fronteggiare un tour de force importantissimo ma, all'appello, mancheranno molte pedine fondamentali.

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Ai già infortunati Florenzi, Messias, Ibrahimovic, Bakayoko, Krunic, Calabria e Maldini si sono aggiunti altri k.o. pesanti. Quello di Theo Hernandez, risultato positivo al Covid, e quelli di due dei tre portieri della rosa: dopo Plizzari, terzo portiere rientrato a Milano proprio in questa stagione (per lui un'operazione al ginocchio che lo terrà fuori almeno fino alla seconda metà di dicembre), anche la tegola Maignan ha colpito i rossoneri. Il portiere francese, tra i migliori di questo campionato, è stato costretto a un'operazione al polso sinistro e resterà fuori dai giochi fino a inizio 2022. 

Tatarusanu diventa così la scelta obbligata del tecnico, mentre la società corre ai ripari facendo firmare un contratto allo svincolato Mirante.

"Tata" prepara i guantoni

Tatarusanu indossa i guanti

Nato il 9 febbraio del 1985, Ciprian Tătărușanu, che fra pochi mesi spegnerà 36 candeline, sarà ora chiamato a sostituire una delle soprese più folgoranti della Serie A TIM per almeno 16 match, compresi gli ultimi 4 del girone di Champions League.

"Così, de botto, senza senso", avrebbero detto gli sceneggiatori di Boris. "Tata" si trova obbligato a indossare in fretta i guantoni in quello che probabilmente sarà il trimestre più importante della stagione del Milan e che definirà le ambizioni stagionali di tutta la squadra. Una titolarità inaspettata, per uno che però vanta ben 61 presenze nelle Coppe Europee e più di 70 apparizioni con la maglia della Romania.

Lontano dai riflettori in queste ultime stagioni, come piace a lui (abita in una villetta fuori dal centro di Milano dove si gode la famiglia), dovrà ora farsi carico di una responsabilità non indifferente. E, perché no, tornare quel portiere su cui Paulo Sousa, ai tempi della Fiorentina, aveva riposto una fiducia incondizionata.

SquadraPresenze in campionatoGol subiti
Gloria Bistrița4557
Steaua Bucarest13398
Fiorentina81101
Nantes6468
Lione22
Milan13

Una sola presenza in rossonero in Serie A TIM

Prima di questa stagione, "l'uomo ragno" (questo il suo soprannome in Romania) ha disputato una sola partita in campionato con la maglia del Milan. Un match, quello contro la Roma, in cui si rese protagonista in negativo.

Un monday night stregato per Tatarusanu che dopo soli 14 minuti, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con la sua uscita a vuoto consegnò a Dzeko l'occasione perfetta per il gol del pari momentaneo della Roma. Il rigore di Veretout e la rete di Kumbulla a pochi minuti dalla fine gli altri due gol subiti quella sera dal rumeno: il 3-3 finale mise fine alla striscia consecutiva di vittorie rossonere (erano 4 fino a quel momento).

Postilla interessante: in porta, per la Roma, giocava Mirante, che aveva da poco preso il posto da titolare a Pau Lopez...

Le altre presenze in rossonero

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Sempre nella stagione 2020/2021 in 4 circostanze Tatarusanu è stato chiamato a sostituire Donnarumma: le due gare del girone di Europa League contro lo Sparta Praga (in entrambi i casi porta inviolata e due vittorie, 1-0 e 3-0) e i due match di Coppa Italia agli ottavi contro il Torino e ai quarti contro l'Inter, che sancì l'eliminazione dei rossoneri dalla competizione.

La sfida contro i granata resta il momento migliore finora per il portiere a Milano: la sfida dopo lo 0-0 dei 90 minuti e dei supplementari, si decise ai rigori, proprio con la parata di "Tata" su Rincon.

La Champions con lo Steaua Bucarest

Tatarusanu sarà chiamato con tutta probabilità (Mirante permettendo) a difendere la porta rossonera anche in Champions League

Per il portiere però non si tratterà dell'esordio nella competizione, avvenuto il 28 settembre 2013 fra i pali dello Staua Bucarest nella partita persa 3-0 contro lo Shalke04. Nel girone E, insieme anche a Chelsea e Basilea, lo Steaua chiuse ultimo con soli tre pareggi (2 col Basilea e il ritorno con lo Shalke), mantenendo la porta inviolata solo nello 0-0 contro i tedeschi.

Ready to go

Ora tocca solo a lui. Tornando a pensare in grande, con quel segno unico che caratterizza i numeri 1: una "solitudine" capace di infondere forza e coraggio all'intera squadra.