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World Cup

Il Mondiale della Serbia: un'altra generazione d'oro cerca la consacrazione

Lorenzo Rigamonti
Il Mondiale della Serbia: un'altra generazione d'oro cerca la consacrazioneGetty Images

L'obiettivo è il secondo posto nel girone, o forse qualcosa di più. Sì, perchè quando là davanti puoi contare su gente del calibro di Mitrovic, Vlahovic, Tadic, Kostic, allora hai l'opportunità di far impallidire chiunque, persino il Brasile. Così la Serbia si presenta al Mondiale 2022, pronta a raccogliere i frutti di quella che potrebbe essere una semina d'oro, proprio come quella dei cugini croati nella socrsa edizione. In Serbia si respira un'aria speciale, anche perchè il passaggio della fase a gironi è stato centrato solamente una volta, nel lontano 1998. La squadra del ct Stojkovic strizza l'occhio specialmente all'Italia, con ben undici convocati militanti in Serie A. Un modulo iperoffensivo, qualche incognita sull'equilibrio in campo e gli acciacchi ad alcuni giocatori importanti, rendono la nazionale balcanica una vera e propria mina vagante del torneo.

La Serbia di Dragan Stojkovic

Ex centrocampista passato anche per l'Italia (indossò la maglia dell'Hellas Verona nella stagione 1991-92), Dragan Stojkovic ha allestito la sua Nazionale cercando il più possibile di accomodare i vari talenti dei giocatori a sua disposizione. Con lui in panchina, la Serbia ha sin da subito ingranato: 14 vittorie in 21 partite disputate, completate da 4 pareggi e 3 sconfitte. Un ruolino di marcia notevole, culminato con la qualificazione diretta in Qatar a spese del Portogallo. Decisivo il gol al 90' di bomber Mitrovic nello scontro diretto con la squadra di CR7.

Dragan StojkovicGetty Images

Dove può arrivare la Serbia ai Mondiali 2022?

La Serbia è una delle Nazionali preferite (se non LA preferita) da bookmakers e giornalisti per il ruolo di sorpresa. Una squadra costruita per interpretare al meglio la missione di outsider, data la quantità e la qualità dei suoi talenti e al contempo stesso alcuni possibili "buchi" nell'organico e nel modulo. Il girone non facilita di certo le cose agli uomini di Stojkovic: il gruppo G è il più equilibrato del torneo, con Brasile, Svizzera e Camerun tutte quotate per il passaggio del turno. La Serbia tuttavia, vanta sulla carta una marcia in più rispetto a Svizzera e Camerun. Con un buon piano di gioco inoltre, frenare il Brasile non dovrebbe essere un'utopia. Questo gruppo sembra avere in dote le possibilità di spingersi fino alle semifinali, mettendo i bastoni fra le ruote alle Grandi.

Il girone della Serbia a Qatar 2022

  • Brasile
  • Serbia
  • Svizzera
  • Camerun

La stella della Nazionale serba

I giocatori di livello elite sono veramente tanti nella lista dei 26. Dusan Vlahovic, acciacchi permettendo, potrebbe diventarne la copertina. L'attaccante della Juventus è chiamato a un Mondiale da protagonista, nonchè a far per la prima volta rumore sul palcoscencio internazionale. Una corsa alla consacrazione, facilitata dalla collaborazione con alcuni suoi "fedeli": dal compagno Kostic, al (futuro compagno?) sergente Milinkovic-Savic, allo stesso Mitrovic. 

Vlahovic, SerbiaGetty Images

Giocatori da tenere d'occhio

In attesa del boom di Vlahovic, spetterà a Mitrovic segnare gol pesanti. Sulla trequarti l'estro di Tadic sarà cruciale, così come l'equilibrio del tandem Milinkovic-Lukic a centrocampo.

  • Aleksandar Mitrovic (Fulham)
  • Sergej Milinkovic-Savic (Lazio)
  • Dusan Tadic (Ajax)
  • Filip Kostic (Juventus)
  • Sasa Lukic (Torino)

I punti di forza

Il 3-4-1-2 ideato da Stojkovic permette di sprigionare al meglio il potenziale offensivo della Serbia. La qualità dell'attacco non si discute, piuttosto sarà da capire come questo gruppo riuscirà a mantenere l'equilibrio in campo. Un eccessivo sbilanciamento, con una retroguardia scricchiolante, potrebbe rivelarsi fatale. Ecco perchè la differenza la dovrà fare la cintura di centrocampo: Lukic e Milinkovic-Savic garantiscono fisico, tecnica e velocità di pensiero come pochi altri. Ora però, dalla carta bisogna passare ai fatti.