Questo weekend si giocherà la Week 8 in NFL e ci stiamo avvicinando anche alla trade deadline, ovvero il periodo di tempo entro il quale è possibile mettere in piedi trade tra franchigie NFL, novembre è alle porte con i suoi colori autunnali e il countdown al Thanksgiving di fine mese è iniziato.
Tutti indizi che ci evidenziano l’ingresso nella parte hot del calendario NFL. La regular season si sta accendendo e sebbene nulla sia ancora deciso è giunto il momento di capire quanti panic button sia bene premere oppure disinnescare dentro le varie Division. Abbiamo un’unica certezza: i Kansas City Chiefs sono ancora imbattuti a calendario. Il record recita 6-0, ma non vi inganni. Patrick Mahomes sta avendo più difficoltà del previsto e l’attacco dei Chiefs fatica molto ad ingranare, sebbene si siano portati a casa il rematch del Super Bowl contro i 49ers, il General Manager Brett Veach ha deciso di premere quel panic button che riguardava le risorse aeree nel reparto WR di Kansas City e assicurarsi le prestazioni di DeAndre Hopkins. Il veteranissimo WR ex Tennessee Titans, Arizona Cardinals e Houston Texans ha ancora della benzina nel serbatoio per garantire la lucidità necessaria al corpo ricevitori dei Chiefs falcidiato da infortuni? Sicuramente i giorni elite di Hopkins sono alle spalle, ma lungo la sideline e a lavorare sul perimetro di pura tecnica e tenacia crediamo possa dire ancora la sua. Soprattutto se a lanciare la palla c’è quel fenomeno di Mahomes.
Li abbiamo menzionati in apertura e i San Francisco 49ers ancora non si sono accesi, il record recita 3-4 e gli infortuni continuano a sommarsi settimana in settimana. Ai problemi di Deebo Samuel si è aggiunta la stagione finita di Brandon Aiyuk: le armi per Brock Purdy iniziano a scarseggiare, visto l’out indefinito di McCaffrey nel backfield, e si poggiano praticamente sul solo George Kittle. Per San Francisco c’è da considerare che l’NFC West abbia mostrato una prima parte di stagione sicuramente altalenante e la testa della Division, in mano ai Seattle Seahawks, è distante solo una partita. C’è una variabile pazza negli Arizona Cardinals, ma i Los Angeles Rams sono in enorme difficoltà e con un occhio di riguardo a presentarsi come potenziali seller alla deadline: si vocifera di una trade del glorioso Cooper Kupp, eroe del Super Bowl e Triple Crown NFL un paio di stagioni fa.
I 49ers questa settimana affronteranno una squadra che il grilletto del panic button lo premono spesso e volentieri: i Dallas Cowboys. Il record per Dallas recita 3-3 e hanno subito pesanti sconfitte contro Saints e l’ultima contro Detroit, prima della bye week, per 47-9. La D# fa strabuzzare gli occhi e sembra in trend negativo e l’attacco inceppato, dopo che Prescott aveva giocato un career year, non lascia ottimi spiragli per la barca capitanata da Mike McCarthy, perennemente sulla graticola. I Cowboys si trovano poi in una situazione complicata dentro l’NFC East dove, seppur claudicante, Philadelphia porta a casa le vittorie e Washington galoppa come più grande sorpresa stagionale. Per i Cowboys oltre alla rivalità storica contro i 49ers si tratta di un vero e proprio crocevia per capire le proprie ambizioni stagionali. E se nella North, in NFC, per ora tutte le squadre sarebbero potenzialmente da playoff e con record positivo, nella South il bottone del panico possono provare a premerlo i Tampa Bay Buccaneers. Una delle squadre più elettrizzanti da vedere giocare quest’anno, grazie anche a un funambolico Baker Mayfield, nella sconfitta contro i Ravens nel MNF ha perso sia Mike Evans che Chris Godwin, quest’ultimo per tutta la stagione. Stiamo parlando di una delle coppie WR più efficienti dell’intera lega e vero perno dell’attacco di Tampa Bay. La Division rimane alla portata con i derelitti Panthers sul fondo e il crollo verticale dei Saints, con i soliti incostanti Falcons appaiati con il record 4-3, ma sicuramente non un’armata invincibile.
In AFC detto dei Chiefs il bottone del panico oramai rasenta livelli supersonici in quel di New York sponda Jets con un record che recita 2-5, un Davante Adams in più, il ritorno di Reddick dall’holdout e un caos che sembra non placarsi. Il calendario può dare una mano per la speranza di playoff di Rodgers & Co, ma occorre iniziare ad inanellare vittorie. Buffalo sembra scappata via, mentre i Dolphins aspettano il ritorno dal concussion protocol di Tua per capire se la stagione potrà essere recuperata oppure no. Ma per Miami la situazione è complicata, complice anche un calo difensivo e per Mike McDaniel pare proprio una regular season da punto a capo e ci risentiamo l’anno prossimo. Nella AFC West il bottone del panico può accendersi per i Chargers 3-3 a causa dei tanti infortuni e di un Greg Roman che sta mettendo in mostra un design offensivo datato, in cui Justin Herbert cerca di navigare, pure con buonissimi risultati, ma il giovane QB di Los Angeles sembra ogni volta dover affrontare le fatiche di Ercole per andare oltre gli ostacoli. Combattere con Denver per una Wild Card è fattibilissimo, occorre rientrare in carreggiata - proprio come sperano i Bengals.
Burrow sta giocando un football eccezionale, anche se gli ingranaggi offensivi nelle ultime due settimane hanno rallentato, il record 3-4 lascia poco spazio per errori e già la sfida di questo weekend contro Philadelphia si fa molto interessante per il futuro dei Bengals. Anche perché gli Steelers vincono anche con Russell Wilson al timone e Lamar Jackson è ancora una volta in formato MVP. Nella South invece il bottone del panico potrebbero premerlo i Colts o i Jaguars, i primi stanno vivendo l’enorme difficoltà di Anthony Richardson nella sua vera prima stagione NFL, quella da rookie dell’anno passato finì presto per colpa di un infortunio, mentre i Jaguars devono mangiarsi le mani per un paio di sconfitte evitabilissime a inizio annata e il record 2-5 unito a un calendario non semplicissimo sanno tanto di ennesima stagione buttata via. Peccato perché nelle ultime tre week Trevor Lawrence sta mostrando un ottimo football e il rookie WR Brian Thomas Jr. sta dimostrando, insieme a Malik Nabers, di essere l’ennesimo grande WR scelto da LSU al college. Qui occorre davvero un nuovo staff.
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