Sarà ancora Gianni Infantino a guidare la Fifa per i prossimi quattro anni, fino al 2027. Candidato unico, il dirigente italo-svizzero che compirà 53 anni la prossima settimana (il 23 marzo), è stato scelto per acclamazione alla presidenza in occasione del 73° Congresso della Fifa in corso a Kigali, in Ruanda.
Le parole di Infantino
Infantino non lascia ma raddoppia: per l'ex manager della Uefa si tratta del secondo mandato da presidente della Fifa. Era stato infatti eletto per la prima volta a febbraio del 2016 succedendo a Issa Hayatou, presidente ad interim dal 2015 al 2016 in seguito all'incriminazione dell'allora presidente Joseph Blatter.
Il nuovo mandato di quattro anni nel giugno 2019 e oggi l'ulteriore conferma da parte dei delegati delle 211 federazioni. Il presidente ha commentato così la rielezione: "So che in molti mi amano e che c'è anche chi mi odia: ma io amo tutti, anche e soprattutto loro. Essere presidente della Fifa è un incredibile onore e privilegio, una grandissima responsabilità. Continuerò a servire la Fifa e il calcio di tutto il mondo. Leadership è ascoltare e imparare e io imparo ogni giorno. Ma leadership è anche agire: potete continuare a fidarvi del mio impegno perché continuerò a lavorare duramente per unire il mondo attraverso il calcio".
TRAGUARDI
Infantino ha poi proseguito parlando dei suoi successi: "Vi avevamo promesso i Mondiali migliori di sempre e lo abbiamo fatto, vi avevamo promesso che avremmo aumentato i ricavi della Fifa, che l'avremmo resa più trasparente, che avremmo riguadagnato la fiducia degli sponsor. Ci eravamo prefissati di raggiungere quota 6,4 miliardi di dollari: siamo arrivati a 7,5 e non si raggiungono queste cifre se non sei un'organizzazione solida e forte, in cui tutti credono. Quello che vi abbiamo promesso era di continuare a lavorare con onestà, per proteggere il calcio, le nostre Federazioni, i nostri tifosi di tutto il mondo"
"Il calcio è simbolo di gioia, felicità, pace, il calcio unisce il mondo. E ci sono tante cose che non vediamo l'ora di fare: siamo qui per organizzare competizioni e far crescere il calcio. Sento dire che c'è troppo calcio ma nella maggior parte del mondo non è così e quando si vede la passione per il calcio, bisogna fare qualcosa: la Fifa Arab Cup, per esempio, è stata un successo incredibile".