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Inter, Gosens: "Sorpreso di essere finito in uno dei club più forti al mondo"

Redazione
Inter, Gosens: "Sorpreso di essere finito in uno dei club più forti al mondo"DAZN

Nonostante la prima rete stagionale arrivata mercoledì contro il Bologna, da grande perfezionista quale è Robin Gosens non può essere soddisfatto di come sta andando il suo 2022. Oltre allo scarso impiego con la maglia dell'Inter, l'esterno deve anche fare i conti con la mancata convocazione al Mondiale di Qatar con la sua Germania. Un altro duro colpo da incassare, assieme alle sempre più insistenti voci di una sua imminente partenza nel mercato di gennaio.

Gosens ha parlato del suo passato (soprattutto nell'Atalanta) e del suo futuro a DAZN durante "1 vs 1", il format ideato per raccontare i grandi protagonisti della Serie A TIM svelando ai tifosi storie inedite e aneddoti sulle carriere dei loro idoli.

2022-4-22-inter-gosens(C)Getty Images

Cosa ha detto Robin Gosens

Da una casacca nerazzurra a un'altra, Gosens non può (e non vuole) spegnere le emozioni. E dichiara che in caso di gol contro l’Atalanta non esulterà per rispetto verso i suoi ex tifosi. "Ti ricordi quanto ti ha pagato l'Atalanta?", gli viene chiesto. "Mi pare che era una cifra sotto il milione. 700mila euro forse? Se il mio valore è aumentato fa capire la crescita che ho avuto. Sono arrivato da sconosciuto e sono diventato un giocatore da Nazionale, da Serie A".

LA CHIAMATA DELL'INTER

Da Bergamo a Milano, si diceva. Pochi chilometri, in fondo, ma tantissima strada per un calciatore. Quando è arrivata la chiamata dell'Inter "ho provato una felicità enorme. Sono arrivato in una delle squadre più forti al mondo. Anch'io ero sorpreso, perché la chiamata è arrivata nel momento peggiore della mia carriera, quando ero fermo per infortunio. Però c'è da dire che per tre anni ho fatto molto bene".

"Ho fatto bene nell'Atalanta, sapevo che prima o poi sarebbero arrivate squadre interessate ad acquistarmi", prosegue l'esterno tedesco. "Ho avuto sempre in mente o di andare in Germania o di rimanere in Italia, perché la mia famiglia qui è sempre stata bene. Per me l'Inter è stata la chiamata giusta al momento giusto".

Gosens, InterGetty

IL RAPPORTO CON INZAGHI

All'Inter Gosens dice di aver trovato un grande ambiente e un grande allenatore. Simone Inzaghi "è una persona molto empatica, parla tantissimo con i giocatori perché vuole capire le cose in campo ma anche sapere come stiamo noi fuori dal campo".

Per il 28enne ex Atalanta, Inzaghi "si sente ancora calciatore e capisce molto bene i suoi giocatori. Questo è importante, anche quando ho problemi posso andare nel suo ufficio per parlargli e questa è una grande qualità".

COSA MANCA PER VEDERE IL VERO GOSENS?

"È una domanda difficile", risponde l'intervistato. "Anche io sto riflettendo tantissimo perché voglio capire come funziona il mio corpo e perché non funziona come voglio io. Il mio è stato un infortunio molto grave, forse ne ho sottovalutato l'impatto sul mio corpo. Non ho giocato per un anno praticamente e senza partite non puoi avere il ritmo e la fiducia che mi servono. Sto arrivando, mi sento sempre meglio e l'ultimo step è quello di giocare con continuità".

L'IDOLO ALBA E GLI HIGHLIGHTS DI UNA CARRIERA

Il tuo idolo da bambino? Gosens non esita un attimo nella risposta: "David Alaba, quando era al Bayern Monaco. Mi ha impressionato sempre, faceva tutti i ruoli a livello altissimo". Per quanto riguarda invece il momento più bello e quello più brutto della carriera, Gosens appare altrettanto risoluto. "Il gol con la Germania all'Europeo e l'infortunio in Champions League, contro chi non mi ricordo neanche".

Di momenti difficili è stata piena anche questa stagione. Anche se Gosens, da grande giocatore quale è, si proietta sempre nel futuro per definire e raggiungere i suoi prossimi obiettivi. "Il momento peggiore è già passato, ne siamo usciti bene e l'Inter deve avere l'ambizione di arrivare il più in alto possibile. Abbiamo raggiunto gli ottavi di Champions, in campionato c'è ancora un po' di distanza a livello di punti ma la stagione è lunga e nessuno sa come finirà. Possiamo solo dire che siamo pronti per tutto quello che arriverà".

atalanta-gosens(C)Getty Images

IL RAPPORTO CON GASPERINI

Quando si parla del suo ex tecnico alla Dea, Gian Piero Gasperini, il battito di Gosens accelera. Così come la riconoscenza. "È merito suo se sono arrivato fin qui. Senza di lui non avrei mai avuto l'occasione di andare in un club come l'Inter. Mi ha fatto crescere in maniera pazzesca, mi ha insegnato cose che non sapevo di essere capace di fare. Ore e ore di video per farmi capire quando muovermi e quando stare fermo. Posso solo ringraziarlo per questi quattro anni".

IL MOMENTO PIÙ IMPORTANTE

Alla domanda sul momento decisivo della sua carriera, Gosens sorride. "Sicuramente una partita mentre giocavo con i miei amici e mi ha notato lo scout del Vitesse. Ero mezzo ubriaco e ho fatto la partita che mi ha portato in Olanda".

ONLY GER Robin Gosens Deutschland Nations League vs. Spanien 03092020Getty Images

GOSENS SUL MERCATO?

Intanto aumenta la fila per Robin Gosens, in attesa di capire se davvero lascerà l'Inter nella finestra di gennaio. Dopo il Bayer Leverkusen, anche Leicester e Wolfsburg si sono interessati all'esterno sinistro.