Probabilmente è presto per sbilanciarsi, considerando che l’Inter ha un progetto preciso sul suo futuro. Di certo, però, Filip Stankovic ha conquistato punti e fiducia nella tournée giapponese nella quale si è ritrovato a difendere la porta nerazzurra contro ogni previsione. Diciamo, quasi per caso. Sono le storie del mercato: non è un mistero che Inzaghi avrebbe voluto Yann Sommer prima della partenza per l’Asia, ma la trattativa con il Bayern Monaco non si è concretizzata in tempi brevi per motivi tecnici (i tedeschi non hanno ancora chiuso per un nuovo “vice” di Neuer) ed economici. Ecco, quindi, una chance per il figlio del grande Dejan. Chance che, dopo due test contro avversari di livello, ha sfruttato: positivo contro l’Al-Nassr di Brozovic e Ronaldo, stesso discorso con il Paris Saint-Germain nel match di ieri (incolpevole sul super gol di Vitinha al 65’). Due volte in campo a scapito di Di Gennaro, sulla carta il “terzo” alle spalle dei due che dovranno arrivare ad Appiano Gentile. E in questo senso, tutto è in evoluzione.
Biennio di crescita
Di Sommer ha parlato nelle scorse ore Thomas Tuchel, tecnico del Bayern: “Yann ha un desiderio (quello di raggiungere Milano, ndr), ma dobbiamo proteggere i nostri interessi. Per ora è con noi, Neuer sta cercando di tornare velocemente”. Tradotto: “Prima troviamo un’alternativa, poi sei libero di andare all’Inter”. Così i giorni passano e pure la pista che porterebbe ad Anatolij Trubin dello Shakhtar Donetsk non si scalda: gli ucraini chiedono 35-40 milioni, troppi per Zhang, Marotta e Ausilio che non vorrebbero superare quota 15 considerando che il 30 giugno 2024 sarà un giocatore svincolato. In questa situazione, si sta inserendo proprio Stankovic: inizialmente, il piano dell’Inter prevedeva un ulteriore prestito per favorirne la crescita. Sarebbe un passo logico dopo le 64 presenze complessive in due stagioni con il Volendam: la prima in Eerste Divisie, la seconda in Eredivisie dopo la promozione. Un biennio decisamente positivo, a cui potrebbe fare seguito un nuovo prestito, meglio in Italia. Come detto, però, dipenderà dalle entrate.
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Momento di scelte
Filip sta convincendo anche per l’abilità (e il coraggio) con i piedi: nel tempo un aspetto diventato importante, se non fondamentale nel gioco di Inzaghi dopo una stagione con Onana, uno dei migliori al mondo in questo fondamentale. Per il resto, nonostante l’età (classe 2002), personalità e fisico non mancano. Un mix completo per poterlo considerare come un potenziale titolare del domani. Difficile possa esserlo nell'immediato, ma intanto - soprattutto tra i tifosi - si è fatto “conoscere”. Si parlava di Trubin, per il quale l’Inter valutava l’ipotesi di un inserimento “alla Onana”: prima parte di stagione ad attendere alle spalle del titolare (Sommer?), poi in campo con continuità in un secondo momento. Qualcuno, proprio tra i tifosi, ora si domanda: perché, a questo punto, non puntare su Stankovic? E qui si pone una domanda pesante, un classico quando si tratta di giovani, a maggior ragione di portieri: meglio secondo in una big o titolare altrove, magari in una piccola di Serie A o in una grande di B?
Le idee del club
Allo stato attuale, le idee del club non sembrano cambiare: resiste la volontà di un’ulteriore stagione in prestito, al contempo prosegue la difficile trattativa per Sommer con l’idea di chiudere per un secondo (si parla, per esempio, di Emil Audero che potrebbe/dovrebbe salutare la Sampdoria). Eventualmente, per Stankovic non sarebbe assolutamente una bocciatura: piuttosto una scelta precisa da parte dell’Inter, che vede in lui ampi margini di crescita. Questa porta, d’altronde, non è mai stata per tutti. Ci vuole anche del tempo per piazzarsi lì in mezzo. Tempo, che per Filip, non manca di certo.