L'Inter ha sempre puntato e continuerà a puntare su Simone Inzaghi. Ne è convinto Javier Zanetti, che ha parlato della sua squadra al Festival dello Sport di Trento, giunto alla sua quinta edizione. Il vicepresidente nerazzurro ha ribadito che "la fiducia nel tecnico c'è sempre stata" e che "i meriti non sono mai di una sola persona. C'è un gruppo che ha obiettivi ben chiari e andiamo tutti nella stessa direzione".
Il rilancio dell'Inter
Zanetti si è trovato a parlare anche dei risultati del Biscione, sottolineando che per rilanciare la squadra occorre "essere consapevoli della nostra forza. Dobbiamo essere una squadra resiliente e umile. Poi dipenderà dalla nostra bravura di essere protagonisti. Perché io sono convinto che ci siano i presupposti per poterlo fare".
Da Dybala a Lukaku
L'eterno tormentone dell'ultima finestra di calciomercato stenta ancora a spegnere la sua voce: il "rimpianto" per non aver preso Paulo Dybala, poi finito alla Roma di Mourinho. Zanetti non vuol parlare però di rimpianti: "C'è stata una trattativa. Noi abbiamo preso Romelu Lukaku e il parco attaccanti era al completo, sarebbe stato difficile prendere uno dello spessore di Dybala. A Roma lo vedo felice, conosco bene anche Mourinho che lo farà rendere al meglio".
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Il patrimonio Lautaro
Restando in tema attaccanti, il numero due dell'Inter ha speso due parole anche per il suo numero 10, Lautaro Martinez. "Lo abbiamo seguito a lungo. Abbiamo pensato che fosse un buon profilo per l'Inter ragionando non sull'immediato, ma nell'ottica di cinque anni. Sta andando bene, è un punto di riferimento dell'Inter e della nazionale argentina, sta facendo quello che deve fare un grande calciatore. È un patrimonio dell'Inter".