Prima Darmian poi lui, l'architetto dei nerazzurri, che in questi giorni vive momenti altalenanti tra i successi europei e il ritmo da un solo punto in 5 turni in Serie A TIM. La conferenza di Simone Inzaghi in vista della sfida di Champions contro il Benfica ha offerto molti spunti: "Sappiamo che è il secondo tempo di una partita importantissima, partiamo con un vantaggio ma sappiamo il valore dell'avversario. Sarà complicata e dovremo essere bravi, sapendo che potremmo essere nelle top 4 d'Europa e sarebbe un gran traguardo".
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Le parole di Inzaghi
Si parte da tre big che han fatto la storia dell'Inter: Herrera, Invernizzi, Mourinho. "Ha citato tre grandissimi allenatori, per quanto riguarda me e la squadra sappiamo quello che è stato, sappiamo il nostro percorso nelle coppe e sappiamo che in campionato non siamo nella situazione di classifica che volevamo all'inizio. Adesso il nostro focus è la gara di domani sera, sappiamo di avere un vantaggio ma non sarà da gestire. Dovremo fare una partita nel migliore dei modi contro un avversario di grande valore, che come l'Inter è in flessione di risultati ma non di gioco. Il Benfica aveva perso due partite in un anno, ora ne ha perse tre in una settimana, però ha fatto tre partite in linea con quello che è il suo valore".
La situazione di incertezza può spiegare il rendimento altalenante?
"È come quello che si legge dopo una vittoria o dopo una sconfitta. Dobbiamo essere bravi a isolarci, per quanto riguarda i calciatori ne abbiamo diversi che sono in scadenza ma li vedo lavorare bene quotidianamente. Fa parte del calcio di oggi essere sempre criticati o in bilico, dobbiamo essere bravi e forti, con la testa fredda e pensare sempre alla prossima gara che in questo momento è il Benfica".
Sui due gol in media a gara del Benfica
"Veniamo da una sconfitta in campionato, che però è il passato. Sappiamo che dovremo essere bravi e intensi, il Benfica è una squadra che corre, che copre bene il campo, hanno ottime prese di posizione, dovremo coprire ogni singola parte del campo per far sì che sia una squadra meno pericolosa. Crea tanto".
Prime 4 in Europa e voci d'esonero
"Non penso che sia strana. Qui all'Inter, se vai a leggere prima del Barcellona o del Porto era la stessa cosa. È una cosa a cui sono abituato, finché criticano me non è un problema: per quanto riguarda me e il mio staff le critiche ci aiutano a migliorare sempre di più. Sappiamo di non avere un percorso da Inter in campionato, come tante altre squadre abbiamo avuto dei problemi ma mancano ancora otto partite e abbiamo ancora margine. Dobbiamo essere bravi a isolarci e cercare di regalare una serata importante ai nostri tifosi".
Sulla crisi degli attaccanti
"Io mi preoccupavo tantissimo quando non mi creavo le situazioni, i miei attaccanti devono stare sereni. Il problema vero è quando non riesce ad avere occasioni da gol, nonostante li stia alternando chiunque giochi riesce ad avere occasioni e basta un attimo".
Prima di Inter-Barcellona pensava di poter entrare nelle prime quattro?
"Era la speranza, ora abbiamo una grandissima possibilità e ce la giocheremo nel migliore dei modi".
Calhanoglu e Lukaku hanno delle chance dall'inizio?
"Ho delle idee, ma tutte queste partite ravvicinate mi portano a pensare che quello che uno pensa poi difficilmente si realizza. Mancano due allenamenti, posso avere un'idea però chiaramente le prossime ore mi aiuteranno".
Sul possesso palla
"Sarà una cosa importante, all'andata l'abbiamo fatto molto bene sia noi che loro. Le uscite da dietro saranno importanti, sia per noi che per loro".
Su Noel Gallagher e l'Inter in finale?
"È un grandissimo cantante, spero sia anche fortunato nei pronostici: vedere l'Inter in finale ci renderebbe tutti felici".