La giornata clou per la Juventus si chiude con la penalizzazione di 10 punti sull'attuale classifica della Serie A TIM. Ad infliggerla è stata la Corte federale d’Appello. Ecco com'è andata:
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Il caso plusvalenze
Che cos’ è una plusvalenza fittizia
Nel mondo del calcio, una plusvalenza non è altro che un guadagno ottenuto da un club tramite la vendita di un giocatore. Una plusvalenza va calcolata al netto della cifra d’ammortamento del cartellino ancora a bilancio. Per esempio, se una società acquista inizialmente un calciatore per 10 milioni con un contratto di 5 anni, quel costo sarà spalmato a 2 milioni per ciascun anno di contratto; se la stessa società riuscisse a rivendere il giocatore per 30 milioni dopo 2 anni, allora la plusvalenza corrisponderebbe alla differenza tra la cifra di vendita (30) e la differenza tra il costo iniziale (10) con l’ammortamento rimanente (2 milioni per tre anni rimanenti, cioè 6). In questo caso, la plusvalenza sarebbe 26 milioni (30-6).
Secondo la sentenza, una plusvalenza diventa fittizia quando alle cifre di vendita di questi giocatori non vengono attributi valori reali, ma “gonfiati”. Le società si scambierebbero giocatori per cifre più alte rispetto al loro valore di mercato, in modo da generare guadagni che alleggeriscano le perdite in bilancio.
Perché la Juve è stata penalizzata
Proprio in quest’ottica, la Corte d’Appello FIGC ha condannato il club bianconero in merito ai bilanci del 2018, 2019 e 2020. Questo triennio, sarebbe stato “sporcato” da questo tipo di plusvalenze. Al culmine dell’inchiesta Prisma dunque, il club bianconero è stato sanzionato per “slealtà sportiva”.
Le motivazioni della penalizzazione
"Conclusivamente la sanzione della penalizzazione di 10 (dieci) punti in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un'ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza come innanzi enunciati". È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza della Corte di appello federale della Figc che, dopo l'ultimo round del processo plusvalenze, ha deciso di ridurre da 15 a 10 la penalizzazione in classifica alla Juventus e di prosciogliere i dirigenti bianconeri non apicali.
Le plusvalenze della Juventus
Sotto la lente di ingrandimento sono finite alcune plusvalenze famose, come quella intrattenuta col Barcellona nello scambio Pjanic-Arthur nel 2020. Nel 2019 invece, ricordiamo quello col Manchester City tra Cancelo e Danilo.
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Le motivazioni della sentenza
Nei precedenti gradi in giustizio, la FIGC aveva diramato un documento di 36 pagine che recitava: “La Juve ha commesso un illecito disciplinare sportivo. Per quanto riguarda la sanzione, la Corte ha tenuto conto della particolare gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione e della stessa intensità e diffusione di consapevolezza della situazione nei colloqui tra i dirigenti della FC Juventus S.p.A".
Per il Caf, invece, il club ha commesso “un illecito grave, ripetuto e prolungato”. Poi continua: "Il fatto nuovo che prima non era noto è l'avvenuto disvelamento della intenzionalità sottostante all'alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori. Come è stato efficacemente sottolineato dalla Procura federale, il fatto nuovo è l'assenza di un qualunque metodo di valutazione delle operazioni di scambio e, invece, la presenza di un sistema fraudolento in partenza (quanto meno sul piano sportivo) che la Corte federale non aveva potuto conoscere e alla luce del quale la decisione deve essere diversa da quella qui revocata. Un quadro fattuale - quello appena citato - dimostrato dalle numerose dichiarazioni (derivanti dalle intercettazioni), dai documenti e dai manoscritti di provenienza interna alla FC Juventus S.p.A. e che hanno tutti una “natura essenzialmente confessoria. Semmai, con una aggravante distintiva rispetto a qualunque precedente: proprio con specifico riguardo alla FC Juventus S.p.A., colpisce la pervasività ad ogni livello della consapevolezza della artificiosità del modus operandi della società stessa”.
Infine, è arrivata la decisione della Corte d'Appello, di seguito la decisione: "Chiamata dal Collegio di Garanzia dello Sport a rinnovare la sua valutazione sulla sanzione da irrogare a carico della Juventus per il cosiddetto ‘caso plusvalenze’, la Corte Federale d’Appello ha sanzionato il club bianconero con dieci punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva. La Corte ha altresì prosciolto dalle incolpazioni ascritte i sigg.ri Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano".
La risposta della Juventus
La prima risposta della Juventus è arrivata a pochi minuti dalla sfida con l'Empoli tramite un comunicato: "Juventus Football Club prende atto di quanto deciso poco fa dalla Corte d’Appello della FIGC e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il CONI. Quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa, suscita grande amarezza nel club e nei suoi milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità. Pur non ignorando le esigenze di celerità, alle quali la Juventus non si è mai sottratta nel corso del procedimento, si sottolinea che si tratta di fatti che debbono ancora essere giudicati dal giudice naturale".
Di seguito, sempre nel prepartita di Empoli-Juventus, la risposta del Chief Football Officer bianconero Francesco Calvo: "C'è amarezza, valuteremo il ricorso"
La penalizzazione
Il primo provvedimento federale nei confronti della Juventus era stato la sottrazione di 15 punti dalla classifica nella Serie A TIM 2022/2023 in data 20 gennaio 2023. Tale penalizzazione, è stata giustificata dalla Corte d’Appello per via della gravità e della durata dell’illecito. Una penalità ancora più grave rispetto a quella che aveva chiesto in un primo momento l’accusa, corrispondente a 9 punti. I bianconeri, che prima della sanzione navigavano in terza posizione a braccetto con l’Inter, erano inizialmente scivolati in decima posizione. Adesso, con il -10 confermato in data 22 maggio 2023, la Juventus si trovava a 59 punti.
Plusvalenze, cos’è successo ad Agnelli e al CdA del club
Un’altra importante sanzione ha riguardato i dirigenti. Ancora prima della sentenza, il 28 novembre 2022, il presidente Andrea Agnelli e tutto il CdA della Juventus si sono dimessi per dare spazio alle indagini su plusvalenze e manovre stipendi. La condanna della Corte d’Appello di gennaio, ha inibito per 2 anni e mezzo Paratici, 2 anni Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi Cherubini e 8 mesi Nedved.
Al loro posto, sono subentrati nell’organigramma dirigenziale juventino Gianluca Ferrero in qualità di presidente, Maurizio Scanavino in qualità di direttore generale e amministratore delegato, e Francesco Calvo in qualità di Chief Football Officer.
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Il ricorso
Il secondo capitolo del caso plusvalenze si è consumato tre mesi dopo la sentenza della Corte d’Appello Federale. La Juventus ha raccolto la possibilità di ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, che a sua volta ha accolto in parte il ricorso sulla penalizzazione dei bianconeri. La decisione finale, però, è il -10 in classifica della Juventus, che scende a 59 punti prima di Empoli.
Tale sentenza dunque, è stata rimodulata e rimotivata. La Corte d'Appello ha invece prosciolto tutti i dirigenti: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano.
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L’impatto sul club
Tralasciando le fluttuazioni in Borsa, tra condanna e ricorso, il club bianconero non è riuscito a trovare una stabilità proprio per colpa delle vicende extra-campo: i bianconeri hanno vissuto un periodo di assestamento dopo la batosta dei -15, poi guadagnando terreno gradualmente fino a portarsi alle porte della zona Europa.
Il ricorso ha restituito momentaneamente i 15 punti alla Juve, ma anche in questo caso la squadra di Allegri ha dovuto combattere il contraccolpo psicologico di questa notizia: nelle tre partite dopo il ricorso, i bianconeri hanno perso contro il Napoli e l’Inter e hanno solamente pareggiato contro il Bologna. Con l'ufficializzazione della sanzione e il -10 a pochi minuti da Empoli-Juventus, i bianconeri dovranno ora affrontare gli ultimi 180 minuti di campionato provando a recuperare nuovamente terreno e sperare in un passo falso delle squadre in corsa per il treno Champions.
Il commento di John Elkann
A margine di un evento alla Bocconi (dove ha partecipato all'inaugurazione della terza cattedra intitolata a Gianni Agnelli), John Elkann, amministratore delegato di Exor, ha dichiarato: "E' un momento difficile in campo e fuori. La Juventus ha sempre affrontato le avversità e si è sempre rafforzata nelle avversità. Oggi ho parlato con il nostro allenatore Max Allegri. Sente la responsabilità della nostra storia ed è determinato con nostra squadra ad affrontare le due prossime partite per meritare l'Europa sul campo".