La stagione ancora in corso ha tolto tante, troppe certezze a Paul Pogba. Il centrocampista francese, tornato alla Juventus questa estate dopo la parentesi col Manchester United, ha giocato sin qui solo 46' complessivi con la maglia bianconera. La causa della lontananza dal campo non è di natura tecnica - Massimiliano Allegri è uno dei suoi più gandi estimatori - ma di natura fisica: superare l'operazione al ginocchio che lo ha costretto a saltare la prima parte di stagione - compresi i Mondiali con la Francia - si è dimostrato più ostico del previsto, e il francese si è fermato più volte in questo 2023.
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L'impatto di sequestro ed estorsione sugli infortuni
Alla base di questo travaglio ci sarebbero anche vicende extra campo, che avrebbero tolto tranquillità al Polpo. L'Equipe ha infatti svelato parti dei verbali riguardanti l'interrogatorio di Pogba, che l'anno scorso era stato vittima di sequestro ed estorsione.
Il 28 marzo infatti, il giocatore della Juventus si è presentato davanti agli inquirenti per chiarire la dinamica degli eventi. Dai verbali, emerge una sofferenza in grado di colpire indistintamente le dimensioni dentro e fuori dal campo: "A lungo questa storia l'ho tenuta per me, solo dopo mi sono confidato con qualcuno", ha dichiarato Pogba. "Questa situazione ha avuto un impatto sul mio corpo e in particolare sui miei infortuni, e ne ho parlato con il manager della nazionale (Deschamps, ndr). C'è poi l'impatto psicologico, visto che ero convinto che potessero finirci di mezzo i miei amici e la mia famiglia", si legge.
Col peggio - si spera - alle spalle, Pogba cercherà di tornare protagonista con la Juventus in questo sprint finale di stagione.