Cosa vogliono dire venti vittorie. Quali sacrifici ci sono dietro un percorso così netto. Tutte considerazioni, domande, ammirazioni per Daniele Scardina. Davanti a Marcell Jacobs, l'uomo più veloce al mondo, Toretto s'è fatto l'uomo più forte. Sul ring e del momento. Ha battuto Doberstein (per abbandono) e si è infilato il titolo vacante del supermedi WBO.
Il re di Milano
Appena quattro riprese: Doberstein è stato contenuto, pizzicato e regolato. In una notte magica, che ha nuovamente incoronato Daniele principe di Milano. La città della moda per una notte ha fatto a pungi con la sua essenza ed è stata perfetto palcoscenico di un incontro unico. Scardina, a casa sua, ha festeggiato la vittoria numero venti. Consecutiva. Senza mai registrare una sconfitta.
Doberstein, nonostante una partenza vivace e un paio di colpi anche per spaventare l'avversario, si è trovato davanti un muro di gomma. Rimbalzavano, quei colpi. E Scardina ha fatto esattamente ciò che doveva, voleva, immaginava: aspettare e ripartire, con il destro secco a distanza ravvicinata. Quando il tedesco ha abbassato la guardia e ha provato a sfidarlo, Toretto ha piazzato l'uno-due decisivo. Doberstein ha iniziato a tremare, forse consapevole che il peggio sarebbe arrivato da lì a poco.
La scarica per la vittoria
Nel terzo round, Daniele ha preso fiducia. Ha iniziato a ritrovare continuità nei colpi. Ha studiato una tattica perfetta e l'avversario ha risposto perdendo lucidità e memoria fisica. Il volume dei colpi è stato allora impressionante: l'italiano, con continuità, ha provato a scardinare l'ultima difesa del tedesco. Portandolo al quarto con in tasca i punti già decisivi.
L'ultimo colpo è stato il più brutale. E pure quello decisivo. Toretto centra il volto di Doberstein e il sangue inizia a scorrere. Copiosamente. Sembra finita, e invece no. Il tedesco si rialza e sembra voler iniziare il quinto. Cambia idea appena incrocia lo sguardo di King Toretto. Venti volte campione, per la prima volta con la cintura WBO. E con un'ambizione che va ben oltre la grande notte di Milano.