Mettiamola così: non è stato un girone banale, anche se a prima vista poteva sembrarlo, certamente diventarlo. Il primo girone dei Mondiali di Qatar, ovviamente gruppo A, è terminato con la vittoria (ma senza dominio) dell'Olanda. Tutto prevedibile, certo. Tutto il resto, ecco, decisamente meno.
Le tre storie del gruppo A
Ma cosa, chi, come abbiamo vissuto questa prima fase della Coppa del Mondo? L'Olanda ha confermato di avere un gruppo di giocatori solido ed estremamente talentuoso, l'Ecuador si è infranto sulla favola senegalese - pur priva di Mané -, poi il Qatar ha dimostrato la propria pochezza. Diamo uno sguardo alle tre storie di questo girone.
L'ascesa di Gakpo
Ancora lui, ancora Cody Gakpo. E ancora loro, gli Orange. E' stato poco più di un allenamento per l'Olanda, che ha battuto il Qatar per 2-0, passando agli ottavi da prima del girone. Gakpo nuovamente protagonista, bravo a spiazzare in area il portiere avversario e ancora una volta a proporsi come il talento tra i talenti a disposizione di Van Gaal. Il gioiellino, classe 2003 e attualmente al PSV, è già al terzo gol in tre partite della competizione.
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Il ruggito del leone Koulibaly
Il capitano che regala un sogno. Come nelle favole. E forse, questa del Senegal, proprio una favola può diventarlo. Partiti senza la stella Mané, pian piano il gruppo di Aliou Cissé ha vinto la 'finale' contro l'Ecuador per 2-1, decisivo KK, al primo gol in nazionale. Dopo la Coppa d'Africa, l'ex centrale del Napoli stende la Tricolor. Con una particolarità che fa sorridere ed emozionare: Koulibaly ha infatti scritto a pennarello 19 sulla fascia da capitano. L'omaggio è a Papa Bouba Diop, ex 19 del Senegal del 2002, morto di SLA nel 2020 a 42 anni. Anche lui fu decisivo per raggiungere gli ottavi.
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La brutta figura del Qatar
Una brutta figura, c'è poco da aggiungere. Il Qatar ha chiuso il proprio Mondiale a 0 punti con 3 sconfitte su 3 partite. Ecco, è la prima squadra ospitante a fare così male ai gironi. Nonostante la grande attesa per l'evento. Nonostante i sei mesi di organizzazione e ritiro per Afif e compagni. Alla fine, il duro lavoro non ha sostituito il talento...