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La Nfl è un disco rotto: Chiefs, Lions e poi un mare di mediocrità. E a Dallas c'è burrasca

Massimo Oriani
La Nfl è un disco rotto: Chiefs, Lions e poi un mare di mediocrità. E a Dallas c'è burrascaN/A
Mai come quest'anno le favorite sembrano non avere rivali sulla strada per il Super Bowl. Intanto i Cowboys implodono. Monday Night: Miami vince in casa Rams

Se non hanno perso stavolta, non perdono più. Per carità, troppo presto per parlare di perfect season (che poi, come ben sanno i Patriots 2007, non è neppure una bella cosa, ti mette addosso una pressione assurda nei playoff), ma intanto nove su nove è un bell'andare. Parliamo dei Kansas City Chiefs. Quante volte quest'anno abbiamo detto "giocano male ma vincono"? Tante, troppe per non pensare che prima o poi sarebbero inciampati. E quando Will Lutz si apprestava a calciare quello che doveva essere un field goal da mettere a occhi chiusi, abbiamo pensato, "ci siamo". Invece, incredibilmente e inspiegabilmente, chi doveva bloccare, in casa Broncos, è svanito manco li avesse fatti sparire David Copperfield. Sono passati tutti. quasi tutti, tutti (per citare "Faceva il palo nella banda dell'Ortica" del leggendario Enzo Jannacci). E allora avanti, per la gioia di Taylor Swift, verso Orchard Park. Già, perché domenica alle 22.25 ora italiana c'è Bills-Chiefs, non malaccio. A proposito di rotto della cuffia, vogliamo parlare dei Lions? Se qualcuno aveva dubbi sulla reale consistenza di Detroit, i dubbi dovrebbero essere svaniti dopo la rimonta in casa dei Texans.

Sotto 23-7, con Jarred Goff che lancia cinque intercetti (tre non proprio per colpa sua, ma restano tali) e nonostante questo la squadra di coach Campbell riesce a vincere allo scadere. Houston si può mordere le mani ma anche uscire dalla partita con la consapevolezza di essere ampiamente da corsa nella Afc. Sono partite come questa che valgono molto più del punteggio finale, ti fanno sentire invincibile. Ma non possiamo chiudere il capitolo Lions senza parlare del kicker, Jake Bates, autore del field goal da 56 yard della vittoria. Sino a 18 mesi fa faceva il rappresentante di un'azienda che vende mattoni, non aveva mai calciato al liceo e nemmeno al college (solo i kickoff), la sua specialità era il soccer. Storia americana se ce n'è una. Non che sia una sorpresa vedere i Cowboys allo sfascio. Se n'era scritto tempo fa che con McCarthy alla guida non avevano chance. Ora poi che hanno perso per tutta la stagione Dak Prescott, beh, la nave è affondata ancora più in fretta. E il coach si trova anche ad ascoltare le parole del suo (e non solo) miglior difensore, Micah Parsons, che lo attacca pesantemente: "Mi dispiace per veterani come Zach Martin, gente che fatica molto più di quanto non abbia mai fatto McCarthy in vita sua. Se allenerà ancora Dallas nel 2025? Dovete chiedere ai miei superiori".

Salvo poi dire che non aveva nessuna intenzione di parlarne male. E cosa pensava di fare allora? La batosta interna con Philadelphia, con Jerry Jones che si lamenta per il sole in faccia ai ricevitori, nello stadio che lui ha costruito, è solo l'ultima comica stagionale. Tranquilli, ne arriveranno altre. Il rientro di Christian McCaffrey ha dato una bella mano ai 49ers, anche se è stato Brock Purdy a fare la differenza lanciando per 353 yard e due td. Che però non la situazione in casa Niners non sia il massimo lo si è visto con Deebo Samuel che mette le mani addosso al suo kicker dopo il terzo calcio sbagliato. La vittoria in casa di Tampa è quanto meno un brodino per San Francisco in una division nella quale pare ormai avere solo Arizona come concorrente, dopo il ko nel Monday Night dei Rams in casa contro Miami, un 23-15 nel quale tutti i punti di L.A. sono arrivati da field goal. A proposito di Cardinals, semmai ce ne fosse stato bisogno, sono stati loro a mettere l'ultimo chiodo nella bara che contiene la stagione dei New York Jets, imbarazzanti in difesa e in attacco (17.7 punti di media con Aaron Rodgers dopo 10 partite, un anno fa con Zach Wilson erano 17.4 a fine stagione).  Dando un'occhiata alle classifiche, si fatica a trovare squadre da Super Bowl oltre ai soliti Chiefs e Lions. Nella Afc tra quelle che possono provare a far male ai bicampioni lasciamo sicuramente Buffalo, Baltimore (con tantissimi dubbi sulla secondaria e un Lamar Jackson che deve ancora dimostrare di saper vincere ai playoff) , Houston (al completo, soprattutto con Nico Collins e Will Anderson, saranno un'altra squadra) e da vera outsider Pittsburgh. Ma realisticamente solo i Bills ci paiono all'altezza.

A meno che la stagione dei Chiefs venga interpretata in un altro modo. Diciamo che vincono pur giocando male, rischiando oltremodo ogni volta, e allora chissà quando innescheranno la quinta. Ma se invece accadesse il contrario? Se i nodi venissero al pettine? Anche qui i Lions sembrano non avere rivali. Forse quella con le carte più in regola per dargli filo da torcere può essere Green Bay. Su Philadelphia restano tante perplessità, soprattutto per quanto riguarda coach Sirianni. Minnesota con Sam Darnold pur essendo 7-2 non fa paura a nessuno. Washington è da applausi ma non certo da corsa nei playoff. Idem Arizona. Alla fine potrebbe essere ancora San Francisco la squadra da tenere d'occhio, a patto restino tutti sani. Ma mai come quest'anno nelle due conference sembra esserci un abisso tra le prime e le altre. Lo avete capito da un pezzo se siete arrivati a leggere sin qui: Chiefs-Lions, il resto è (spesso) noia. E tanta, troppa, mediocrità.

Fonte: gazzetta.it