La sensazione, rispetto a un anno fa, è che oggi Simone Inzaghi abbia tantissime certezze da cui ripartire. Ha sposato la linea della società ed è il messaggio che lo stesso Marotta ha voluto lanciare: l'Inter vuole vincere.
Nuova e vecchia stagione
L'asticella è stata alzata rispetto a un anno fa, quando lo stesso Inzaghi aveva come obiettivo rientrare tra le prime 4 dopo le cessioni di Hakimi e Lukaku . Ma per il mister quest'anno i nerazzurri partono dietro il Milan, campione d'Italia, così anche per mettere un po' di pressione da inizio stagione. Allo stesso tempo, però, l'ambizione vera è la vittoria .
Che ci abbia pensato e ripensato sullo sviluppo dello scorso campionato ? Più volte in conferenza ha sottolineato lo scudetto sfiorato, quella distanza minima a cui si è arresa l'Inter. Si precepisce anche quando difende il lavoro della sua squadra nell'ultima stagione.
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Sul mercato
Altra sensazione: non vede l'ora di lavorare con Lukaku , che nel pochissimo tempo condiviso all'inizio della passata stagione avevano creato un grande legame. Sembra infatti molto soddisfatto del mercato fatto finora, si aspetta una rosa corta ma con un po' più di titolari eleggibili. Soprattutto l'acquisto di Mkhitaryan è stato elogiato e sottolineato.
Infine, su Dybala : le parole di Marotta suonavano come una chiusura. A proposito di sensazioni: al momento è tutto congelato, in attesa di altre cessioni. L'attacco sarà composto da quattro giocatori, e se arriveranno addii saranno legati naturalmente a Dzeko e Correa, oltre a quello di Sanchez, già programmato dalla società. Ecco allora Dybala, solo così sarebbe un'ipotesi concreta.
Paulo ora è libero, ma chissà in futuro. Una cessione resta però necessaria e il nome di Skriniar si fa più insistente , nonostante una distanza da colmare tra la richiesta dell'Inter e l'offerta del Psg.