Un colpo dopo l'altro, ma soprattutto un dominio allargato per quasi tutti i novanta minuti. E' stata una super Samp, quella del Derby. Con una testa diversa e un peso offensivo nettamente superiore alle ultime uscite.
Nella settimana più dura, la risposta dei blucerchiati è arrivata sul campo. Con il talento dei suoi attaccanti: da una parte Gabbiadini e quel mancino da doppeitta, dall'altra Ciccio Caputo che finalmente ingrana la marcia giusta. Nota a margine: le urla dalla panchina di Fabio Quagliarella, che questo Derby lo sentiva un po' di più.
Un pubblico meraviglioso
Dunque, il 3-1. Dunque, la vittoria. Anche se nel finale il Genoa ha segnato con Destro e preso due pali diversi, la Samp può godersi ogni lato di questa vittoria. Soprattutto quello emotivo. E in particolare quello legato al rapporto con i tifosi. Stupendi. Dal primo all'ultimo istante. A cantare e a godere. E a fare la differenza, meravigliosamente, quando il Grifone ha provato a rialzare i ritmi.
Adesso possono cambiare le ambizioni della squadra di D'Aversa, ben più saldo sulla panchina blucerchiata. La Samp ha risposto alle due sconfitte di fila e si è ritrovato a quota 18, al quattordicesimo posto. E' uno stacco importante, in zona salvezza. Per un tecnico quasi esonerato e oggi re di un popolo che non ha mai smesso di incitarlo.
Guai seri per Sheva
Per il Genoa si tratta del terzo ko di fila. Il quarto nelle ultime cinque partite. Se dovesse vincere la Salernitana, Sheva si troverebbe ultimo in classifica, con appena un punto conquistato da quando si è seduto sulla panchina del Genoa. 34, le reti subite: solo lo Spezia ha fatto peggio.
Il prossimo passo per il tecnico ucraino sarà azzerare e ripartire, finché ne avrà l'occasione. Ma ormai è ufficiale: il calendario non ha aiutato, né il suo Genoa ha sterzato. In bocca al lupo...