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La stagione di Adrien Rabiot: garanzia fisica ma poca incisività

La stagione di Adrien Rabiot: garanzia fisica ma poca incisivitàGetty
Nessun centrocampista ha giocato più gare stagionali (ben 45 per il francese) senza mai aver trovato il gol. E anche se Allegri ha inquadrato differentemente il calciatore, i dubbi sulla sua permanenza restano, nonostante un finale di stagione in crescendo

Odi et amo. Rabiot anche in questa stagione in bianconero ha fatto cambiare troppo spesso opinione ai suoi tifosi. Momenti di blackout alternati ad autentici lampi di classe, in un'annata conclusasi sicuramente in positivo con un finale di stagione da leader del centrocampo.

Ci sono però dubbi sulla sua permanenza, a un anno dalla scadenza del contratto. La Juventus ha già cominciato a costruire il proprio futuro e Adrien Rabiot vive in un limbo che lo fa oscillare tra rinnovo e addio.

Rabiot a 1vs1

In una delle ultime puntate di 1vs1 su DAZN il centrocampista bianconero ha lasciato parecchi spunti interessanti. "Penso di dare tanto quando sono in campo, il massimo: ma mi è mancata la regolarità nelle performance. Penso alle partite contro l'Inter e all'ultimo periodo: di livello, devo ripetermi su quelle prestazioni".

Rabiot in azione con la maglia della JuventusGetty

Insomma, la consapevolezza di essere mancato in certi frangenti importanti c'è. E non è cosa da poco. Lui che da giovane giocava col 10, e che nel corso degli anni ha cambiato il suo modo di essere calciatore.

Non ama essere troppo avanzato, predilige avere spazio davanti a sé: "Chi dice che sono un giocatore offensivo non ha una corretta percezione di me". Il gol? Non un qualcosa di viscerale secondo lui. Anche se nell'economia della Juventus sono soprattutto i gol dei centrocampisti a essere mancati...

Nessun gol in campionato: è primato

Ed è proprio questo uno degli aspetti che stanno facendo riflettere l'ambiente bianconero. Il primato è in negativo: nessun centrocampista ha giocato piú gare stagionali in tutte le competizioni (ben 45) tra chi ha militato nei maggiori cinque campionati europei dell'ultima stagione senza mai aver trovato il gol.

Il dato è comunque pesante. A prescindere dalle mansioni specifiche lui richieste. Senza i gol di Cristiano Ronaldo, Chiesa e i pochi di Morata, Dybala e Kean, la Juve ha patito l'assenza di centrocampisti capaci di inserirsi e andare a segno.

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Il rapporto con Allegri

"Allegri vuole vincere: per me conta molto che ribadisca quanto io sia importante per lui, che io abbia qualità. Mi sprona, mi lancia delle sfide". L'ammirazione per il tecnico è evidente. E, Allegri, ha trovato il modo di tirare fuori il meglio dal francese.

Uno stimolo costante, a cui il francese ha sempre provato a rispondere in maniera positiva.

Le parole di Allegri

Gli ultimi due mesi sono stati decisamente buoni per il centrocampista, merito anche della fiducia del suo allenatore, che è sempre stato chiaro e recentemente ha spiazzato tutti con una dichiarazione: "Ha uno strapotere fisico pauroso, [..] ma se viene valutato come giocatore di qualità e se ti aspetti 10 gol, è un problema". Un punto cruciale per la valutazione delle sue prestazioni.

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"Anche io mi aspettavo potesse segnare dieci gol, ma è un giocatore diverso e anche lui sapendolo è più sereno. I giocatori vanno valutati per le proprie caratteristiche, per quello che sanno fare, non per quello che non sanno fare". In realtà i gol, Rabiot, sa farli eccome: nella scorsa stagione, con Pirlo, ha eguagliato il suo record personale di 4 reti in campionato (c'era riuscito in Ligue1 nel 2014/15. Una giusta via di mezzo tra i 10 delle aspettative e lo 0 dell'ultima Serie A TIM.

Ma Allegri ha scelto di esporsi in questo modo per rafforzare la consapevolezza del suo giocatore, per esaltarne l'imporanza nello scacchiere. Per non far pesare questa assenza e ricordare che i compiti di Rabiot sono principalmente altri. Un esonero dalle responsabilità non da poco.

Rinnovo o addio?

E ora si apre il dibattito. A poco più di due mesi dall'inizio del nuovo campionato, l'ultimo anno di contratto per il classe 1995, si pensa al suo addio. E se il finale di stagione ha forse ricordato anche ai più scettici l'importanza di un giocatore con le sue caratteristiche e, soprattutto, la sua esperienza, la dirigenza bianconera è a un bivio.

La cifra che potrebbe servire per convincere il club a cedere il suo cartellino già in questa sessione potrebbe oscillare intorno ai 20 milioni di euro: in Inghilterra Tuchel al Chelsea e Paratici al Tottenham sono suoi estimatori da sempre. 

Il futuro a Londra è un'opzione. Di rinnovo in bianconero ancora non si parla. La cosa certa è che Rabiot non sarà in campo alla prima della nuova stagione con la maglia della Juventus: squalifica per il giallo rimediato nell'ultimo turno di campionato.

Sarà un'estate, ancora una volta, nel limbo. Con la speranza, forse, di non andare via dalla Juve lasciando dietro di sé una scia infinita di "avrei potuto ma...".