Fino a poco tempo fa, di Dele Alli si conoscevano soltanto molti aspetti del centrocampista e pochi relativi all'uomo. Un giocatore partito fortissimo e che, al Tottenham, prometteva tantissimo. Basti pensare alla finale di Champions giocata con gli Spurs e vinta dal Liverpool, dove lui e i compagni allenati da Pochettino sfiorano il tetto d'Europa e un risultato storico per il club.
Dopo la confessione a The Overlap durante l'intervista con Gary Neville, questo permette di capire cosa Dele Alli ha dovuto passare prima di diventare un calciatore.
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Dele Alli, una vita difficile prima del grande salto
Innanzitutto, Dele cresce senza il padre, che poco dopo la sua nascita vola negli Stati Uniti. Così, l'unica persona ad occuparsi di lui è la madre che, però, soffre di problemi legati all'alcol. E qui arrivano i primi dettagli rivelati direttamente da Alli a The Overlap: "A sei anni sono stato molestato da un'amica di mia madre che stava spesso a casa nostra. Mia madre era alcolizzata".
"Sono stato mandato in Africa per imparare la disciplina e sono stato rimandato indietro. A 7 anni ho iniziato a fumare, a 8 a consegnare droga. Nessuno avrebbe fermato un bambino in bicicletta. A 11 sono stato appeso ad un ponte da un uomo".
L'adozione e la svolta: Dele Alli si fa strada nel calcio
A 12 anni, la svolta in positivo: Dele Alli viene adottato dagli Hickford, una famiglia di Milton Keynes il cui figlio giocava insieme a lui nella squadra della città, i Milton Keynes Dons. Questo è il club in cui, tra giovanili e prima squadra, crescerà prima di essere notato e prelevato dal Tottenham.
Nel 2015, gli Spurs lo acquistano dal Milton Keynes dove resta per il resto della stagione, culminata con la promozione della squadra in Championship. Poi il debutto con il club londinese, le prime stagioni da protagonista e la finale persa con il Liverpool. Poco dopo, però, inizia il crollo, fisico ed emotivo.
Il momento più difficile lo racconta lo stesso Alli, sempre a The Overlap: "Una mattina mi sono svegliato e dovevo andare all'allenamento, Mourinho aveva smesso di farmi giocare. Ricordo di essermi guardato allo specchio letteralmente solo, a chiedermi se potevo ritirarmi già a 24 anni, non fare più le cose che amo. Questo è stato straziante."
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I problemi con sonniferi e droghe
Da gennaio 2022 passa all'Everton giocando però poco e, la stagione successiva, va in prestito al Besitkas dove segna 3 gol in 15 partite. Ma Dele Alli inizia a accusare problemi, e non solo in campo: "Sono diventato dipendente da sonniferi e droghe e non sono l'unico a cui succede. L'ho nascosto per troppo tempo perché avevo paura, ora è il momento giusto per parlarne pubblicamente. Dopo essere tornato dalla Turchia ho pensato di fare riabilitazione".
"Inizialmente sono andato in un centro non adatto, poi sono andato in una struttura che si occupa di traumi, dipendenze e salute mentale: è stata una mia scelta. Le cose non anadvano bene, ho passato sei mesi in questa struttura e non posso non ringraziare l'Everton per il supporto che mi ha dato, sono felice di aver fatto tutto questo".
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La stagione 2023/2024 che Dele Alli si prepara a disputare con l'Everton potrebbe segnare un punto di svolta. I Toffees sono chiamati a risalire subito in Premier League dopo la retrocessione in Championship. Può essere un'occasione, per il centrocampista e per il club di Liverpool, di ripartire. Insieme.