Nelle prime due giornate di campionato, Simone Inzaghi ha usato tutti gli attaccanti a sua disposizione, con un approccio radicalmente diverso.
Se contro il Lecce, l’allenatore dell’Inter li ha schierati per riuscire a vincere la partita, contro lo Spezia gli ingressi di Dzeko e Correa sono serviti anche per far riposare la LuLa.
Mai come in questa stagione, la rosa profonda sarà determinante. La sosta per i Mondiali che ha ristretto i tempi fino a novembre costringerà i due attaccanti di riserva a farsi trovare sempre pronti.
Nelle prime due partite di campionato, la DzeCo, per dirla alla LuLa, si è fatta trovare pronta, garantendo a Inzaghi un utilizzo trasversale, ma sarà poi la continuità di rendimento a essere determinante.
Le lunghe pause di Dzeko e Correa nella passata stagione non saranno più concesse ai due giocatori, soprattutto considerando il girone di Champions che vedrà l’Inter contro Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen.
Con le sei partite della fase a gironi compresse in due mesi, la turnazione delle scelte d’attacco per Inzaghi sarà fondamentale per permettere a Lukaku e Lautaro di non sovraccaricarsi troppo e sarà ancora più importante dopo il Mondiale.
Con una competizione così ingombrante per la testa e per le gambe dei giocatori, saranno da scoprire settimana dopo settimana alla ripresa le condizioni psicofisiche della LuLa.
Lukaku e Lautaro partiranno per il Qatar con addosso parecchia pressione: Romelu per cambiare la storia della generazione d’oro del Belgio, l’argentino per non sprecare l’ultima possibilità di Messi di alzare la Coppa e affrancarsi senza più dubbi a Diego Armando Maradona.
Il 3-0 con lo Spezia è la giusta premessa
Edin Dzeko, che da Lukaku non aveva ereditato soltanto la maglia numero 9, aveva iniziato la stagione passata alla grande. Dopo i primi mesi, il bosniaco sembrava poter tenere il ritmo gol del belga, salvo poi chiudere la stagione con soli 13 gol in campionato.
Considerando tutte le competizioni, l’ex attaccante della Roma ha segnato 17 gol, un numero rivisto poi al ribasso con il passare delle settimane, ma che potrebbe essere considerato più che positivo in questa stagione, considerando la non titolarità del numero 9.
Per Correa, invece, il discorso è radicalmente diverso. Arrivato su esplicita richiesta di Inzaghi, l’argentino si era presentato con una doppietta determinante contro il Verona, salvo poi fare i conti con i soliti problemi di infortunio e appena 6 gol segnati (con due doppiette).
L’azione che ha però definitivamente chiuso la partita contro lo Spezia è ciò che Inzaghi vuole vedere e che può rivelarsi determinante per la corsa alla Serie A e per provare a passare il turno in Champions League.
Nelle occasioni più disperate, Inzaghi lancerà nuovamente i suoi 4 attaccanti tutti insieme, ma considerati tutti gli impegni pre e post Champions, Dzeko e Correa dovranno risultare impattanti ogni qualvolta verranno schierati, come successo nel 3-0 contro lo Spezia.
Non è possibile vedere l’altra faccia della luna dalla terra, ma quella della LuLa sarà invece qualcosa che Inzaghi vorrà vedere tutte le settimane.