Si sono tanto amati e s’ameranno per sempre, anche se e quando Andrea Belotti avrà un’altra maglia sulla pelle granata.
Sì, per il Gallo è questione epidermica dopo 7 anni, 235 partite, 107 gol con il Torino. Un capitano innamorato, un leader campione d’Europa al servizio di una squadra passata dai giorni caldi d’Europa League a delicate salvezze, di corsa in campo e con il cuore oltre la rete.
Belotti 100
Ragazzo puro, centravanti passionale: così l’ha definito mister Juric, che ha trascinato il Torino fuori dall'apnea e può ancora e sempre contare sul suo capitano.
Superati i problemi fisici, Belotti è tornato. Non segnava dalla prima giornata d'agosto e contro la Sampdoria, al 93esimo, ha sigillato il 3-0 con il suo gol numero 100 in Serie A TIM, 94 granata dopo i 6 col Palermo.
Il patto con Juric
Quaranta metri di corsa e palla in buca, un grande abbraccio e la festa continua, che non sono mica titoli di coda, ma l’inizio di una stagione che per il Toro potrà essere grande. Non sono i giorni dell’abbandono, ma i gol di un patto fra uomini veri: Belotti e Juric, uomini di lotta e di calcio, gente di trincea.
Dice Andrea: «Dopo due stagioni molto deludenti, ho voglia di fare più gol possibili per la mia squadra». Dice il mister: «L’obiettivo è che la gente s’innamori nuovamente del Torino». Cose di sostanza, nessun bisogno social. Sono cuori granata che battono qui e ora.