Finalmente protagonista in Serie A TIM con il numero del mito De Rossi e quella voglia autentica di essere un punto di riferimento della Nazionale italiana - dopo aver giocato, e segnato, in tutte le rappresentative Under - Davide Frattesi ha fatto il grande salto piegando la Juventus a Torino.
A proposito di De Rossi, come lui, Frattesi è romano, anche se passato in giovinezza da una sponda all’altra del Tevere, cresciuto fra Lazio (2006/14) e Roma (2014/17). E come De Rossi anche Frattesi, classe 1999, è un centrocampista che si direbbe modernissimo per interdizione e tecnica, visione di gioco e capacità d’inserimento.
Frattesi, gol e sostanza
Così mister Dionisi l’ha scelto subito per sostituire Locatelli nella sua linea mediana e così Frattesi, che prima del ritorno a Sassuolo non aveva mai giocato in Serie A TIM, non è più uscito dal campo con 10 partite da titolare e 2 gol consecutivi a Venezia e Juventus.
Gol che sarebbero arrivati e mai in discussione visto che in prestito in Serie B, nelle ultime due stagioni, ne ha segnati 5 con l’Empoli e 8 col Monza. Facile, come l’intuito che allo Stadium l’ha messo in area davanti a Szczęsny, seguendo l’azione in inserimento, battuto con un destro diagonale di primissima intenzione.
Vicino a Maxime Lopez
Lo vedremo presto, forse prestissimo per l’infortunio di Verratti, in Nazionale italiana, ma intanto Juventus-Sassuolo ha svoltato la carriera di un “altro protagonista” del nostro campionato: quel Maxime Lopez compagno di reparto di Frattesi e non proprio un punto di riferimento per De Zerbi, oggi invece basilare per la regia di Dionisi.
Maxime, enfant du pays al Marsiglia, è stato scaricato dall’OM per disegno del sempre più controverso Villas-Boas, poi dimissionario. Il Sassuolo ha fiutato l’affare, l’ha riscattato la scorsa estate e gli ha dato le chiavi: Maxime è entrato nella stanza dei bottoni e ha deciso con un gol finissimo lo storico successo del Sassuolo a Torino. Sono magie neroverdi: il Sassuolo è ancora un piccolo grande cult di genere fantastico.