Error code: %{errorCode}

Serie A Enilive

Lazio-Roma vuol dire (anche) Sarri-Mourinho: storia di una rivalità che parte da lontano

Francesco Fontana
Lazio-Roma vuol dire (anche) Sarri-Mourinho: storia di una rivalità che parte da lontanoGetty Images
Domenica si gioca il derby all'Olimpico: il futuro di José è un rebus, Maurizio giura fedeltà ai biancocelesti. Rispetto e stima reciproci, ma le polemiche non sono mai mancate. A partire da quel Chelsea-Manchester United del 2018

Derby, ormai ci siamo. Per una il Feyenoord è ormai storia (successo fondamentale), per l'altra c'è ancora da giocare la sfida europea contro lo Slavia Praga. In ogni caso, inevitabile per Lazio e Roma pensare già al face to face di domenica (Lazio-Roma alle 18:00). Un match che entrambe dovranno assolutamente vincere. Concetto scontato nel calcio, soprattutto in occasioni tanto pesanti e prestigiose, ma a dirlo è in primis la classifica: biancocelesti in ritardo dopo un avvio complicato con 16 punti attualmente al decimo posto, giallorossi al settimo a quota 17.

La corsa per la prossima Champions League non aspetta e oltre ai punti, si sa, questa gara mette in palio tanto altro: da un derby del genere può uscire di tutto. Perché si può ripartire alla grande o affondare ulteriormente, si può accorciare in classifica o scendere pericolosamente, si può rinascere o cadere. Vale molto Lazio-Roma. E chi meglio dei due allenatori può saperlo? Sono proprio loro, alla terza stagione sulle rispettive panchine, ad aver aggiunto parecchio a una partita già storicamente sentitissima: non ci sono solo due popoli a confronto, non solo i ventidue in campo a giocarsela. Ci sono anche loro, soprattutto loro: SarriMourinho.

José Mourinho allenatore della Roma 2023Getty

FILOSOFIE A CONFRONTO 

Due allenatori con filosofie, idee e principi di calcio decisamente diversi: da una parte la ricerca del risultato attraverso il “bello”, dall’altra l’assoluta voglia di vincere. Anche a scapito dello spettacolo, perché conta il risultato, appunto. Risultati che, considerando i precedenti quattro incroci in Serie A TIM, vedono Maurizio in netto vantaggio: 3-2 il 26 settembre 2021, risposta dello Special One nel ritorno (3-0 il 20 marzo 2022), doppio 1-0 biancoceleste nello scorso campionato. Anche questo, se vogliamo, è un ulteriore motivo per il portoghese per vincere, a tutti i costi, la sfida di domenica. Una sfida personale che per la prima volta li vide contro nella stagione 2018-19.

L’ESULTANZA DI IANNI

Nona giornata in Premier League, Chelsea contro Manchester United. Alla fine, fu 2-2: vantaggio dei Blues con Rudiger, sorpasso United con la doppietta di Martial e pareggio al 92’ firmato Barkley. E proprio il gol dell’attuale centrocampista del Luton Town accese, in pochi istanti e in modo incredibile, il finale. I sorrisi del pre-partita furono sostituiti dal modo di esultare (probabilmente esagerato) di Marco Ianni, assistente di Sarri, che corse davanti al portoghese agitando i pugni di fronte a lui. Sarri non vide, essendo di spalle. E forse anche per questo si sfiorò la rissa: reazione immediata di Mourinho, servirono gli interventi di qualche steward e dello stesso Sarri per calmare il portoghese, al quale chiese poi scusa per quel gesto. Fu una partita “storica” anche per questo episodio. Ricordata ancora oggi, a distanza di cinque anni.

FUTURO DA SCRIVERE

Da allora è cambiato tanto. Per Sarri, dopo il Chelsea (club con cui vinse l’Europa League nel 2019), arrivò lo Scudetto con la Juventus nella stagione successiva, quasi nel silenzio (e non solo per gli stadi chiusi, causa pandemia). Per José ecco la Conference League con la Roma dopo la sfortunata esperienza al Tottenham: è in scadenza di contratto, per ora non è stato avviato alcun discorso in ottica rinnovo. Mentre Sarri, alla vigilia del match europeo contro il Feyenoord, ha confermato di voler chiudere la carriera da allenatore alla Lazio. Così questa potrebbe essere l’ultima sfida tra i due nella Capitale. Quanto mancherebbero anche le polemiche (a volte simpatiche) tra i due davanti alle telecamere? Molto, questo è sicuro.

Alla vigilia della prima giornata della scorsa Serie A, Mourinho decise di mettere pressione sul campionato che i rivali avrebbero giocato: “Noi abbiamo speso solo 7 milioni di euro, la Lazio 39”. La replica di Maurizio: “Non sono d’accordo, noi abbiamo investito. E aggiungo che se la Roma dovesse arrivare seconda sarebbe una grande delusione”. E ancora, questa volta sulla Conference League lo scorso marzo: “L’anno scorso, quando l’abbiamo vinta, il livello era più alto”, disse José parlando della partecipazione della Lazio, in quel momento impegnata contro l’AZ Alkmaar. Così Maurizio: “José ha le sue idee: le rispetto, ma non le condivido”. Una serie di botta-risposta sempre nei limiti, mai oltre. Perché il livello dei due professionisti è altissimo: sarebbe bello se entrambi restassero ancora a lungo in Italia. Per questo, tempo al tempo: per il momento, godiamoci questo derby.