Maurizio Sarri, a DAZN, parla così dopo la vittoria della Lazio sulla Fiorentina.
Cosa dice alla squadra dopo una partita così?
"Che ci è andata anche bene, abbiamo concesso palla per l'1-1 e per il 2-1, avremmo visto altra partita. Abbiamo sofferto quando serviva, abbiamo attaccato quando la Fiorentina ha iniziato a calare. Venivamo da una partita europea, loro hanno speso più di noi perché erano in svantaggio. Soddisfazione per aver vinto su un campo difficile contro una squadra forte. Abbiamo da fare una maratona e siamo a 7-8 chilometri. Soddisfazione fino a Roma, poi si riparte...".
Questa è una Lazio matura
"La Fiorentina è una squadra difficile, sono primi in tante classifiche. Primi per possesso, supremazia, tiri fatti. Attaccano con tanti e qualcosa concedi. Era normale stare più bassi e sfruttare la parità numerica concessa".
Si è divertito tanto alla Lazio
"Per te è una battuta, ma non l'ho mai nascosto che alla Lazio sto bene. Con il mio gruppo, con l'ambiente a Formello. Mi piace il nostro pubblico, sorpresa straordinaria. Il popolo laziale ti entra nella pelle dopo un po' che ci sei, all'esterno viene descritto come diverso. Ho ritrovato la voglia di allenare in quest'ambiente, sono io a ringraziare i tifosi laziali".
Che ispirazione è Maestrelli?
"Ho parlato diverse volte con suo figlio negli ultimi tempi, era convinto che Maestrelli fosse un idolo solo a Roma. Io sono cresciuto a Firenze e qui aveva una considerazione enorme. Questo personaggio mitico, come detto a suo figlio, il mio obiettivo finale è fare la prima partita al Flaminio e che il Flaminio sia intitolato a Maestrelli".
Allenatore sottovalutato?
"Non lo so, starò un po' sui coglioni... non lo so, che dirti? Le critiche preventive non le prendo in considerazione, non sono critiche. Non faccio molto caso a quanto arrivo all'esterno. Il traguardo? Bisogna vedere quante doti di fondo bbiamo, c'è chi si ritira, chi va all'indietro, chi va avanti. Vediamo. Campionato strano per tutti. Si andrà verso una lunga interruzione, è spezzato in due. Difficile. Ci sono squadre più forti. Effetto stare avanti a Inter e Juve? Se è tutto merito nostro, sì. Se è qualche punto in meno per loro, fa meno effetto. Ci sono 7 squadre italiane in Europa, come fatta ora è infattibile. Su 7 squadre solo noi abbiamo punti in più, Napoli sullo stesso livello. L'Europa era dura prima, ora è infattibile".