La ripresa della Serie A TIM dopo la pausa per il Mondiale in Qatar porta con sé svariate incognite sulla forma, sulle ambizioni e sulle possibilità delle squadre. "Il Mondiale è stato uno spot per il Qatar", ha tuonato in conferenza stampa Maurizio Sarri, che con la Coppa del Mondo in terra araba non è mai andato d'accordo.
L'allenatore della Lazio ha parlato dal centro sportivo di Formello della sfida di domani contro il Lecce.
Cosa ha detto Maurizio Sarri
A Sarri la sosta forzata continua a non andare giù. E ha le sue buone ragioni: "Sono di fronte a un qualcosa che a mio ricordo non era mai successo, solo con il lockdown. Non sono facilmente prevedibili le reazioni delle squadre al rientro da una lunga pausa, lo abbiamo visto negli altri campionati. Il PSG ha perso, il Tottenham pure, il Chelsea ha faticato”.
La gara contro il Lecce non è da prendere sotto gamba. "Parliamo di una squadra di buon livello d’aggressività e ordine, ha anche buona qualità di palleggio. Fa delle ripartenza di alto livello. Con le squadre di alta classifica è sempre rimasta in partita. Bisogna tenerla in grandissima considerazione".
GLI OSTACOLI DELLA PAUSA
Non scendere in campo per 50 giorni è, insomma, una bella botta per gli atleti. "Quello che simuli non ha una valenza massimale. Chi rientra dal Mondiale, in positivo o in negativo, avrà per forza delle ripercussioni. Magari chi ha vinto è tornato galvanizzato, gli altri sono delusi. I nostri devono smaltire una stanchezza emotiva forte e un pizzico di delusione. In più Milinkovic-Savic è tornato un po’ acciaccato. Anche Vecino ma è al 100%”.
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LA QUESTIONE MERCATO
"Non so se per noi il mercato è aperto", ha poi sentenziato l'allenatore biancocelestre. "Il nostro presidente negli ultimi tempi è stato impegnato in qualcosa di più importante. Quando rientra dalla vacanza vedremo. Si può rendere più ampia la squadra, ma è difficile migliorare la qualità e alzare il livello".
Sarri non le ha mandate certo a dire: "Se ogni giorno parlate di Luis Alberto e Milinkovic-Savic è normale che si lede l’armonia, ma io non posso farci niente. Magari qualche chiamata minatoria, ma non è nel mio stile. I giocatori non devono farsi influenzare".
LA SITUAZIONE DI LUIS ALBERTO
E proprio sul rapporto col fantasista spagnolo, Sarri ha speso qualche parola in più. "Leggo sempre che Luis Alberto non va d’accordo con me. Quando sono arrivato lui non era in ritiro perché voleva la cessione, quindi è una situazione che ho trovato, non dipende da me e io non c'entro. Ogni mercato vuole tornare in Spagna, ma poi rimane e dà sempre il suo apporto”.