Il Tour de France 2023 è andato in archivio con la seconda vittoria consecutiva di Jonas Vingegaard. Il danese ha dimostrato la massima solidità sulle 3 settimane e insieme alla Jumbo-Visma forma un'unione destinata a dominare a lungo il panorama dei Grandi Giri. Tadej Pogacar è crollato nella terza settimana, ma lo spettacolo garantito fino all'ultima tappa merita un plauso particolare. L'Italia allunga la serie senza vittorie di tappa, la peggiore di sempre, ma si gode la maglia a pois di Giulio Ciccone. Un italiano non vinceva la classifica scalatori dal 1992.
Jonas Vingegaard - voto 9
Ripetersi non è mai semplice, ma il danese addirittura si migliora. Sì perchè in questa edizione il Tour lo vince in maniera netta, con più di 7 minuti sul tenace Pogacar. La cronometro della 16a tappa resterà negli annali del Tour, uno dei suoi massimi capolavori. Non si prende il 10 in pagella perchè non porta a casa nessuno scalpo nelle frazioni di montagna, ma la costanza mostrata nelle 3 settimane lo confermano come il miglior uomo da Grandi Giri in circolazione.
Getty
Tadej Pogacar - voto 7
L'infortunio al polso alla Liegi e i successivi due mesi di inattività non potevano non pesare sul suo Tour. Per due settimane resta comunque a contatto con Vingegaard, facendo pensare anche alla rimonta finale. La condizione cala però nel momento decisivo, pagando dazio prima nella cronometro e poi pesantemente sul Col de la Loze. Lo sloveno è il corridore più spettacolare in circolazione e lo dimostra fino in fondo, prendendosi la rivincita nell'ultima giornata in montagna a Le Markstein.
Getty Images
Adam Yates - voto 8
Fedele ultimo uomo di Tadej Pogacar, riesce comunque a curare la propria classifica salendo sul prestigioso podio del Tour. Suggestivo il duello con il gemello Simon che chiude subito alle sue spalle nella generale. Forse questo ruolo lo fa esprimere ai massimi livelli, senza le pressioni del capitano.
Getty
Carlos Rodriguez - voto 6,5
Tiene alta la bandiera della INEOS, nonostante cadute e incidenti. Inizialmente sembrava poter tenere maggiormente il passo dei migliori, alla lunga si stabilizza nella terra degli umani venendo però battuto da entrambi i fratelli Yates. Una top 5 di peso al suo secondo Grande Giro in carriera. Lo rivedremo protagonista alla Vuelta.
David Gaudu - voto 5
Dai clamori della vigilia sembrava uno dei favoriti per il podio di Parigi. Una squadra costruita su di lui, lasciando a casa il velocista (e nemico) Demare non sono bastati al francese per esprimersi su livelli accettabili. Nono posto a 23 minuti dal vincitore, Gaudu è stato respinto sistematicamente dalle salite del Tour.
Sepp Kuss - voto 8
Numeri impressionanti per l'americano, il gregario di lusso per eccellenza. Con lui in squadra la Jumbo Visma ha vinto 6 grandi giri tra il 2019 e il 2023: 3 Vuelta, 1 Giro e 2 Tour de France. Kuss riesce a farsi trovare pronto nelle giornate più importanti e la striscia di vittorie conquistate insieme a Roglic e Vingegaard non sono certo un caso.
Mikel Landa - voto 4
Tour complicato per il basco. Esce presto di classifica, ma la Bahrain Victorious può fortunatamente contare sull'ottimo Pello Bilbao. Cerca e trova la fuga in diverse occasioni, non riuscendo mai a trovare la stoccata decisiva. Il miglior risultato è il quinto posto nella tappa del Monte Bianco, evidente che la gamba non sia quella dei giorni migliori.
Jasper Philipsen - voto 8
4 vittorie e 2 secondi posti per il velocista dell'Alpecin Deceuninck. La questione maglia verde chiusa già a metà gara, con una sensazione di superiorità netta su tutti gli sprint. Aveva un rifinitore d'eccezione come van der Poel, ma esprimersi a questi livelli non è mai facile.
Getty
Biniam Girmay - voto 5
Di tappe adatte all'eritreo non se ne contavano molte, ma ce lo attendavamo molto più protagonista anche negli sprint di gruppo. In diverse occasioni fa lavorare l'Intermarché a vuoto e non entra mai nella fuga di giornata. Chiude la trsferta francese con un terzo posto nella tappa di Bordeaux.
Giulio Ciccone - voto 8
Partiva con il sogno maglia a pois e centra in pieno l'obiettivo. Fenomenale negli sprint sui GPM, sbriciola la concorrenza di Powless e tiene a distanza i tentativi di rimonta di Felix Gall e Jonas Vingegaard. Gli è mancata solo la vittoria di tappa per completare il Tour perfetto, qualche rammarico per la tappa di Laruns resta. L'impresa di Ciccone salva l'onore del ciclismo italiano, nell'ennesima edizione senza successi.