Ci si attendeva un duello per la maglia gialla fin dalla prima tappa e così è stato. Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar stanno dando spettacolo sulle strade del Tour de France 2023. Il simbolo del primato è sulle spalle del danese, ma lo sloveno è in netta crescita e ha sconfitto (anche se di poco) il rivale negli ultimi due confronti in salita. È stata una settimana ricca anche per quanto riguarda le volate: 3 vittorie per Jasper Philipsen e un acuto di Mads Pedersen. Il ritiro della leggenda Mark Cavendish è stato il momento più doloroso in queste prime 9 tappe.
Jonas Vingegaard voto 7,5
Il capitano della Jumbo Visma vince il primo round tra le montagne a Laruns, poi concede qualche decina di secondi a Cambasque e sul Puy de Dome. Mantiene tra le mani la maglia gialla al primo giorno di riposo, aiutato in maniera eccezionale dai compagni Kelderman (voto 8) e Kuss (voto 8,5). Preoccupano i lievi segnali di cedimento nel confronto con Pogacar, ma sulle Alpi è atteso il secondo colpo del "Re pescatore".
Getty
Tadej Pogacar voto 7,5
Si presenta al Tour de France dopo 2 mesi di inattività per l'infortunio al polso. Si può giustificare anche così il minuto perso nella prima tappa pirenaica, impressionante la reazione mostrata il giorno successivo con la vittoria della sesta tappa. Tadej è più vivo che mai e lo ha dimostrato ieri sul Puy de Dome. 17 secondi lo separano dal leader e la crono, seppur breve, può favorirlo. Ci aspettano due settimane di fuoco.
Getty
Jai Hindley voto 7
Molto bene l'australiano in questo avvio di corsa. Entra nella fuga bidone della quinta frazione e ha la meglio sui 35 compagni all'attacco sul traguardo di Laruns. Non riesce a difendere la maglia gialla nella giornata seguente, ma il livello di Vingegaard e Pogacar è ai limiti dell'umano e si sapeva. Dopo 9 tappe è il primo "degli altri", con un discreto vantaggio sulla concorrenza.
Getty
Thomas Pidcock voto 8
Dando uno sguardo alla top 10, è lui la sorpresa di questo Tour 2023. Notevoli le prestazioni in salita del britannico che ha sopravanzato addirittura il compagno Rodriguez sul Puy de Dome. Settimo posto in classifica, a circa un minuto dal suo capitano (attualmente quarto). Un salto in avanti sorprendente del talento cresciuto nel CX, la INEOS lo sta trasformando in un corridore completo.
Getty
David Gaudu voto 5
Non ci siamo. Tra proclami e una squadra totalmente al suo servizio, il francese ha deluso molto fino a questo momento. Non è ancora naufragato, ma l'ottavo posto nella generale, a 6 minuti dai migliori non può soddisfare la Groupama FDJ. Sofferenza pura sul Puy de Dome, scortato dall'affidabile Pinot. Anche da lui ci si attende il riscatto con un cambio di ritmo sui tapponi alpini.
Wout Van Aert voto 7
Il gregario di lusso della Grand Boucle. Il belga si è messo a completo servizio di Vingegaard, spendendosi e non poco anche in montagna. Ovviamente questo comporta una minor lucidità nelle tappe in cui Wout potrebbe giocarsi la vittoria. Il secondo posto di San Sebastian è sembrata un'occasione persa e ha lasciato una scia di polemiche sulla gestione della squadra nell'ultimo chilometro. Non è andato lontano dalla vittoria neanche a Limoges, la sua giornata arriverà.
Getty Images
Jasper Philipsen voto 9
Una settimana ai limiti della perfezione per il velocista dell'Alpecin Deceuninck. Con l'ausilio di un ultimo uomo d'eccezione come van der Poel, il belga si prende le prime 3 volate del Tour 2023. Perfetta la gestione dei traguardi volanti e la questione maglia verde appare ampiamente sotto controllo. Solo Mads Pedersen è stato capace di sconfiggerlo nell'ottava tappa, al termine di uno sprint lunghissimo.
Getty
Mattias Skjelmose voto 5
Era tra i corridori da seguire alla vigilia del Tour e inizialmente conferma a pieno le alte aspettative. Il danese della Lidl Trek paga però la breve ed esposiva tappa di Cauterets-Cambasque. 8 minuti persi e classifica compromessa. Il naufragio viene certificato sul Puy de Dome, con il 123esimo posto a quasi mezz'ora da Woods. Un crollo che darà il via libera a Ciccone per le prossime due settimane.
Dylan Groenewegen voto 5
Lui e Jakobsen erano considerati i principali avversari di Philipsen nelle volate dell'edizione 2023. Non è stato così, lo sprinter della Jayco AlUla ha messo a segno un quarto posto come miglior risultato. La concorrenza è spietata tra le ruote veloci della Grand Boucle, ma da lui ci si attendeva molto di più. Nella seconda settimana ci sarà una sola tappa adatta ai velocisti (quella di mercoledì), sarà quella del riscatto?
Getty
Giulio Ciccone voto 6
Il secondo posto di Laruns ha lasciato l'amaro in bocca all'uomo della Lidl Trek. La gamba era quella giusta per sognare la vittoria, come dimostrato nella volata per la piazza d'onore, vinta nettamente dall'abruzzese. La squadra gli ha vietato di collaborare con Vingegaard per rientrare su Hindley, lasciando la strada spianata all'australiano per la vittoria di tappa. Con Skjelmose fuori classifica, le prossime due settimane saranno di completa libertà per l'italiano.