La seconda settimana del Giro d'Italia 2023 era, sulla carta, la meno decisiva in chiave classifica generale. Erano poche le tappe adatte agli uomini di classifica e a questo si è aggiunta la tattica delle squadre che ha di fatto bloccato lo spettacolo. Il ritiro di Evenepoel ha cambiato le sorti della corsa. Thomas, Roglic e Almeida sono divisi da pochi secondi in classifica e hanno preferito controllarsi in attesa dei tapponi alpini dell'ultima parte di Giro.
Bruno Armirail - voto 6,5
Il corridore della Groupama-FDJ riporta un francese in maglia rosa dopo 24 anni. In una tappa apparentemente interlocutoria come quella di Cassano Magnago, la INEOS Grenadiers decide di cedere il primato in classifica, lasciando prendere più di 20 minuti di vantaggio alla fuga. Armirail, il meglio piazzato tra gli attaccanti, non fa nulla di clamoroso per centrare l'impresa e arrivera solo 15esimo al traguardo. Al momento giusto al posto giusto.
Geraint Thomas - voto 6
Lasciare o meglio regalare la maglia rosa non è mai un fatto particolarmente apprezzato, ma la scelta della INEOS è ampiamente spiegabile. Togliersi l'incombenza del post tappa e anche del controllo della corsa è tutta energia risparmiata, in un giro di 3 settimane può fare la differenza. Il britannico non è stato mai sollecitato negli ultimi giorni, appuntamento per martedì sul Monte Bondone.
Primoz Roglic - voto 6
Anche lo sloveno della Jumbo Visma preferisce aspettare la resa dei conti dell'ultima settimana. Nessun interesse a prendere la maglia rosa per Roglic e visto il gap ridottissimo con Thomas (2 secondi) anche uno scatto avrebbe potuto garantirgli il primato nella generale. Rimane lui il favorito per la vittoria finale.
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Andreas Leknessund - voto 7
Sembrava fosse un fuoco di paglia la sua maglia rosa di inizio Giro. Invece, il norvegese si è dimostrato solidissimo e anche nel movimentato arrivo di Bergamo ha concluso con i migliori. Quinto posto per lui al momento, una top 10 può essere un obiettivo concreto.
Damiano Caruso - voto 6,5
L'unico a provare un allungo nella seconda settimana è stato Damiano Caruso nella tappa di Crans Montana. La INEOS non gli ha lasciato spazio, ben consci della pericolosità del siciliano, lontano appena un minuto e mezzo in classifica. La condizione è quella giusta per tentare un colpaccio, lo attendiamo all'attacco per l'assalto al podio.
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Jonathan Milan - voto 7
Non vince nessuna tappa nella parte centrale di Giro, ma la sua corsa fino a questo momento è da applausi. Con il ritiro di Pedersen, la questione maglia ciclamino sembra decisamente sotto il controllo del friulano. Incredibile la volata di Tortona, una rimonta spettacolare che per pochi centimetri non è stata sufficiente per battere Ackermann.
Nico Denz - voto 8
Due vittorie in 3 giorni per il tedesco. La fuga è protagonista in questo Giro e lui sfrutta le due occasioni avute al massimo. Una grande gamba e tanta intelligenza tattica lo portano a battere Skuijns a Rivoli e Gee a Cassano Magnago. La stagione della maturità per Denz.
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Thibaut Pinot - voto 4,5
Nulla da fare, anche questa settimana non raggiunge i due obiettivi prefissati, la maglia azzurra e la vittoria di tappa. Si è ulteriormente complicata la classifica di miglior scalatore, con il francese al momento terzo alle spalle di Davide Bais e Einer Rubio. Quest'ultimo deve ringraziare proprio Pinot per aver avuto la possibilità di vincere la frazione di Crans Montana. Il corridore della Groupama si è lasciato innervosire da Cepeda, sprecando tante energie per cercare di staccare l'ecuadoriano. Tra i due litiganti, il terzo gode e cioè Rubio.