Se gliel'avessero detto, ad Andreazzoli, che al giro di boa avrebbe avuto un punto in più dell'amico Sarri, che sarebbe stato tra Juventus e Roma e che avrebbe battuto proprio i bianconeri e il Napoli in trasferta? Ecco, probabilmente avrebbe reagito così come ha fatto al fischio finale del Maradona. Cutrone aveva appena prodotto una vittoria bella, pesante, storica. E lui? Con le mani in tasca guadagnava gli spogliatoi.
L'aveva fatto anche allo Stadium, con la Juventus. Salutati tutti, musica finita, aveva represso quella soddisfazione immensa e si era goduto il momento con il sorriso di chi la sa lunghissima. Molto più lunga di chi poi la vuole raccontare.
I grandi meriti dell'Empoli
Il suo Empoli non è andato a Napoli per fare la partita, ma per sfruttare le occasioni che - date stanchezza e assenze - il Napoli avrebbe certamente concesso. E un bacio della sorte, un rimpallo fortunoso sulla nuca di Cutrone, ha riscritto una storia che ora quasi obbliga l'Empoli a guardare oltre i propri orizzonti.
Al momento, la squadra di Andreazzoli è settima in classifica. Arriva da due vittorie di fila, tre nelle ultime quattro. Hanno cambiato tutto. In particolare la narrazione di un gruppo solido, forte, bello da vedere perché ben organizzato. Certo, qualcosa da aggiustare c'è: 29 gol subiti in 17 partite restano tanti. Ma godersi il momento è un imperativo categorico, in particolare se il calendario può dare una mano tra scontri europei e più abbordabili.
Cosa succede nel Napoli?
L'altra faccia della medaglia è la delusione del Maradona. Tre sconfitte in campionato, di cui due - le ultime - consecutive. Una notte da dimenticare. O meglio: da ricordare, per non ripetere più gli stessi errori. Gli azzurri, ancora senza Spalletti che scontava la seconda giornata di squalifica, si sono scontrati contro un blocco granitico e di talento. Le assenze hanno fatto il resto, e ora la classifica non sorride più così tanto.
Da primi a quarti, in meno di due settimane che segnano comunque un momento delicato, non di crisi ma comunque di difficoltà. Cos'è il Napoli, a questo punto? La sensazione è che solo il campo saprà dirlo. Tutti i pronostici si sono ribaltati.