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I 10 libri di sport da regalare a Natale

Mattia Fontana
I 10 libri di sport da regalare a NataleDAZN
Le novità più lette, i titoli pronti a scalare le classifiche: tutti i nostri consigli sui migliori libri di sport da regalare a Natale.

Marcello Altamura, “L’idolo infranto – Chi ha incastrato Maradona?” (Ponte alle grazie)

Nell’anno successivo alla scomparsa del Diez, le pubblicazioni sul tema Maradona non sono affatto mancate. Ma pochi libri hanno avuto il coraggio di andare a indagare i momenti più controversi della sua parabola.

Altamura sì. E con il testo uscito in questo autunno ha lavorato attentamente per spiegare i molteplici misteri degli anni napoletani di Maradona. I rapporti tra la vita del calciatore, la malavita e il sistema calcio. Un’inchiesta vera e propria, un libro che non può mancare nella libreria degli appassionati.

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Emanuele Atturo, “Roger Federer è esistito davvero” (66thand2nd)

Quanto può essere complicato scrivere di un tema, se quel tema è già stato trattato da David Foster Wallace? Impossibile o quasi. Ma Atturo, spinto dalla carriera ormai giunta al crepuscolo di Federer, ci prova e ci riesce indagando il mistero della presenza sacra dello svizzero. Dagli esordi agli anni di gloria vissuti all’insegna del dualismo con Rafa Nadal, fino al tardo impero e al lungo tramonto. Ne valeva la pena, così come vale la pena leggere questo libro in attesa di un 2022 che probabilmente ci regalerà le ultime stille di tennis del Re.

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Riccardo Piatti, “Il mio tennis” (Rizzoli)

Per un impero al tramonto, un regno che vive una nuova epoca luminosa. Parliamo ovviamente dell’uomo nascosto – nemmeno troppo – dietro alla grande speranza del rinato tennis italiano, Jannik Sinner.

Il “deus ex machina” del campioncino di San Candido si apre e racconta la propria passione e il proprio metodo di lavoro. Quello che gli ha permesso di crescere altre stelle della racchetta, da Novak Djokovic a Maria Sharapova (che firma la prefazione). Un testo imprescindibile – scritto con la voce e la penna del tennis Federico Ferrero - per comprendere a fondo la riscossa del tennis italiano che ci ha accompagnato in questo 2021 di gloria e non sembra intenzionata ad abbandonarci presto.

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Stuart Barker, “Valentino Rossi” (Giunti)

Il 2021 non è stato soltanto un anno luminoso per lo sport italiano. È stato anche l’anno in cui una delle leggende più grandi mai prodotte dal nostro paese ha deciso di scendere definitivamente dalla moto.

L’epopea del Dottore meritava una biografia all’altezza, impresa centrata appieno dal testo di Barker. Che documenta tutta la storia sportiva di Rossi, gara dopo gara, senza dimenticare le persone che hanno contribuito al mito. Dagli amici ai compagni di squadra, per giungere fino ai grandi rivali come Sete Gibernau. Tributo a un monumento.

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Stefano Arcobelli, “Federica Pellegrini. Vincere, vivere, sorprendere: lo stile libero di una leggenda italiana” (Diarkos)

Ebbene sì, non è stato soltanto il canto del cigno del Dottore. Il 2021 è stato anche l’ultimo anno da professionista della Divina. La più grande nuotatrice italiana viene qui raccontata da chi la conosce da vicino, quell’Arcobelli che l’ha seguita dagli esordi alle ultime imprese. Il lungo racconto di una passione capace di andare oltre i limiti del tempo, tra imprese e delusioni. Sempre a testa alta.

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Mario Salvini, “Il diamante è per sempre” (Terre di mezzo)

Giudicando il titolo si potrebbe pensare ad altro, non allo sport. Ma il sottotitolo (“Dieci storie per innamorarsi del baseball”) fuga ogni dubbio.

Si tratta dello splendido racconto di dieci storie di vita e di baseball che affascineranno tutti, non soltanto gli appassionati dello sport più americano di tutti. “Non so se si può suggerire a qualcuno di amare qualcosa”, si chiede la leggenda italoamericana Mike Piazza nella prefazione. Salvini ci prova e ci riesce. D’altronde, “come si fa a non essere romantici con il baseball?” come si chiede il Billy Beane interpretato da Brad Pitt in Moneyball.

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Davide Torelli, “Sonics, l’epopea di Seattle nella storia dell’NBA” (Ultra Sport)

Sono passati 13 anni dall’ultima partita dei Sonics in NBA. Da quegli ultimi punti di un rookie chiamato Kevin Durant ad oggi il nulla. Una parabola dolorosa per tutti gli amanti del basket, specie quelli cresciuti nel mito di Gary Payton e Shawn Kemp, due che si inchinarono soltanto ai Chicago Bulls destinati al secondo three-peat.

La nostalgia per quegli anni e per quella storia cresce di giorno in giorno. In attesa del ritorno, godetevi questo libro.

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Franco Baresi, “Libero di sognare” (Feltrinelli)

Il 2021 è stato anche l’anno in cui in molti sono ritornati sulla disgraziata finale di Pasadena ’94. Lo ho fatto Roberto Baggio, protagonista dell’ultimo rigore fallito dall’Italia di Arrigo Sacchi. Non è stato da meno Franco Baresi, il capitano di quella squadra che fallì il primo penalty in quella disgraziata lotteria contro il Brasile.

Cuore caldo e anima mite che, a 24 anni di distanza dal proprio addio al calcio, ha raccontato il sottile rapporto tra immaginazione, determinazione e coraggio che ne ha sorretto una carriera leggendaria. Un’ispirazione.

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Zlatan Ibrahimovic, “Adrenalina: my untold stories” (Cairo)

Innutile negarlo. Il 2021 è anche l’anno in più nella carriera di Ibrahimovic, che ha spostato ancora un po’ più in là i limiti della propria vita calcistica. E lo ha fatto al punto che si è reso necessario un aggiornamento alla propria biografia, per giunta amplificata da un film uscito nelle sale da poco.

Ibrahimovic, con l’aiuto di Luigi Garlando, torna a raccontarsi e a spiegare dove nasce la propria forza, sul fragile equilibrio di adrenalina ed equilibrio. Un libro imperdibile, ricco come sempre di aneddoti speciali.

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Enzo Palladini, “Il pallone ai tempi di Tino Asprilla” (Edizioni inContropiede)

Se siete alla ricerca di un’inesauribile serie di aneddoti su un calcio ormai andato, questo libro fa per voi. Un pizzico di nostalgia per quelle realtà di provincia che negli anni 90 dominavano in Europa non manca, ma è soprattutto il racconto in presa diretta di chi quel mondo lo ha conosciuto da vicino come Palladini. Il tutto filtrato dalle vicende di Tino Asprilla, uno degli ultimi irregolari giunto al vertice del calcio italiano e internazionale. Un marziano a Parma, in un calcio d’altri tempi. Sembra una favola, invece è tutto vero.

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