Sono 124 le medaglie azzurre nella storia dei Giochi Olimpici invernali. La nostra Nazionale al momento è dodicesima nel medagliere generale con 40 ori, 36 argenti e 48 bronzi, ma molto vicina alla top-10 (al momento al decimo posto c’è l’Olanda, che vanta 130 medaglie, di cui 45 d’oro).
Gli azzurri a Pechino sono partiti per raccogliere un bottino di medaglie simile a quello delle ultime Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018. Si punta quindi alla doppia cifra, sperando che soprattutto lo sci alpino si confermi ai livelli mostrati in questa stagione.
Lillehammer 1994 indimenticabile, incubo Vancouver
L’Olimpiade invernale più bella per i colori azzurri resta quella del 1994. A Lillehammer, in Norvegia, l’Italia conquistò addirittura 20 medaglie, di cui ben sette d’oro, piazzandosi al quarto posto finale del medagliere: entrambi sono record storici mai eguagliati per la nostra Nazionale.
Furono le grandi Olimpiadi delle donne: due ori per Manuela Di Centa, nella 15 e nella 30 chilometri di fondo, un oro per l’immensa Deborah Compagnoni, che dominò lo slalom gigante femminile. Isolde Kostner salì sul podio sia nel Super-G che nella discesa libera (due bronzi). In quella magica rassegna olimpica ci furono gli acuti anche della staffetta quattro per 10 km maschile di fondo (Maurilio De Zolt Marco Albarello Giorgio Vanzetta Silvio Fauner) e di Alberto Tomba, che vinse un magnifico argento nello speciale.
L’incubo, invece, è rappresentato da Vancouver 2010, in cui l’Italia chiuse con sole cinque medaglie: peggior risultato dal 1992 ad oggi.
Le migliori sei edizioni per l'Italia alle Olimpiadi Invernali
Edizione | Totale medaglie (ori) |
Lillehammer 1994 | 20 (7) |
Albertville 1992 | 14 (4) |
Salt Lake City 2002 | 13 (4) |
Torino 2006 | 11 (5) |
Pyeongchang 2018 | 10 (3) |
A Pyeongchang un buon bilancio, ma si può fare meglio
Tre ori (tutti al femminile), due argenti e cinque bronzi. Nell’ultima Olimpiade l’Italia non è andata affatto male e si è confermata tra le migliori Nazionali al mondo. Sofia Goggia nella discesa libera, Michela Moioli nello snowboard cross e Arianna Fontana nello short-track 500 metri sono stati i tre bagliori dei Giochi Sudcoreani. Un evento nel quale il Tricolore ha brillato anche nel fondo (argento per Federico Pellegrini) e soprattutto nel biathlon, con due fantastiche medaglie di bronzo. Esclusa la Goggia, se vogliamo, l’Italia quattro anni fa è mancata proprio nello sci alpino, dove invece al momento conta diversi atleti da medaglia.
Le imprese magiche: Razzoli, Fontana, Tomba e Zoeggeler
Giuliano Razzoli nello slalom speciale a Vancouver 2010 rimane ad oggi una delle medaglie d’oro più inattese nella storia italiana ai Giochi. E proprio perché incredibile e inaspettata, viene ricordata tutt’ora come vera e proprio impresa.
L’atleta italiana con più medaglie alle Olimpiadi invernali è donna: Arianna Fontana, con dieci di cui due d’oro vinte nel 2018 e nel 2022.
Al maschile, invece, l’italiano che vanta più medaglie ai Giochi invernali rimane Armin Zoeggeler, che in venti anni di carriera ha saputo conquistare ben sei “metalli” nello slittino, di cui due d’oro. Non solo, lo slittinista di Merano è l’unico italiano a vantare almeno un podio in sei diverse edizioni delle Olimpiadi.
Tra i miti troviamo Alberto Tomba, capace di vincere ben tre medaglie d’oro tra il 1988 e il 1992, quando per lui si fermò addirittura il Festival di Sanremo: nessun azzurro nella storia conta più successi olimpici d’inverno dello sciatore bolognese.
Le speranze attuali: da Brignone-Goggia a Michela Moioli
L’obiettivo dichiarato dal Coni è quello di migliorare il bottino di PyeongChang 2018 (10 medaglie). Il range di podi potrebbe aggirarsi tra le 12 e le 16 medaglie, a seconda del periodo di grazia di alcuni nostri atleti. Nella sua storia l’Italia ha conquistato più di tre ori solo nel 1968, 1992, 1994, 2002 e 2006. Cinque o più titoli sono arrivati nel 1994 e nel 2006. Questo per spiegare che collezionare almeno quattro successi rappresenterebbe un bottino oggettivamente eccellente, anche se tutt’altro che scontato.
Anche in questo caso le principali speranze arrivano dalle donne: Sofia Goggia, Marta Bassino e Federica Brignone nello sci alpino, Arianna Fontana nello short-track, Michela Moioli nello snowboard cross, Dorothea Wierer nel biathlon, Francesca Lollobrigida nel pattinaggio di velocità. A livello maschile Dominik Paris nelle discipline veloci dello sci e Omar Visintin nello snowboard sono le migliori carte da giocare. Il tutto tenendo presente che parliamo di un’Olimpiade, dove spesso i favori del pronostico si azzerano e contano motivazione, capacità di sognare e momento magico.