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Locatelli: "Senza De Zerbi non sarei alla Juve"

Redazione
Locatelli: "Senza De Zerbi non sarei alla Juve"DAZN

Manuel Locatelli si è raccontato in una lunga intervista a La Provincia. Il centrocampista della Juventus ha parlato del percorso fatto dalle giovanili del Milan fino all'avventura in bianconero, i colori del cuore. Ecco un estratto delle sue parole. 

Le parole di Locatelli a La Provincia

"C’è stato un periodo in cui non riuscivo più a esprimermi ad alto livello. Ed è stato proprio in quei momenti che gli insegnamenti ricevuti mi hanno aiutato, di testa, a non finire nel tritacarne. Il calcio, del resto, è fatto così: fai bene una domenica e sei il più forte di tutti, fai male un’altra e ti sfondano. E allora tu devi saper mantenere l’equilibrio. Questo è il segreto, per il quale ringrazio mamma e papà".

Gli allenatori del cuore

"Un pensiero per i principali allenatori che hai avuto? Brocchi è stato quello che mi ha lanciato e quindi è nel mio cuore. Con Montella ho trovato continuità, con Gattuso ho cominciato a non giocare tanto, ma c’erano tante colpe mie. Tra l’altro lui è un mister che sa tirare fuori tutto da un giocatore. Quello al quale ho voluto più bene è De Zerbi che mi ha cambiato la vita. Quanto ad Allegri, lo stimo per le vittorie che ha conseguito in carriera. Ma è il mio attuale allenatore e non mi posso spingere oltre nell’incensarlo. Non sarebbe corretto".

Roberto De Zerbi allenatore del BrightonGetty

La Juventus

"Chi mi conosce sa che sono juventino della nascita, così come il resto della mia famiglia, e mi ricordo che avevo detto a quello che è sempre stato il mio procuratore che un giorno avrei dovuto diventare un giocatore bianconero. Appesi alle pareti della tua cameretta a Galbiate ci sono ancora i poster dei giocatori bianconeri del tempo".

"Oggi? È una responsabilità perché so di avere delle potenzialità e so cosa pensa la società di me. È dunque una dimostrazione continua e spero di essere sulla strada giusta. Ho avuto la fortuna - e lo dirò sempre ai miei figli - di aver giocato la mia prima partita con la Juventus in quella che è stata l’ultima volta per Cristiano Ronaldo in bianconero".

Gli idoli

"Del Piero innanzitutto. Un genio. E pure Nedved, tanto è vero che gli ho fatto vedere quelle foto quando mi sono trasferito a Torino per divenire bianconero".