Inizia con una sconfitta l'era Ten Hag, a Old Trafford. Il Manchester United crolla sotto i colpi del Brighton, che continua a stupire nonostante le cessioni importanti: nella Casa dei Sogni è 2-1 per l'Albion.
Un avvio in salita, sì, per l'ex allenatore dell'Ajax: a inizio gara aveva lasciato in panchina Cristiano Ronaldo - "Ha iniziato la preparazione settimana scorsa, ci vuole tempo", la giustificazione -, salvo poi inserirlo a inizio ripresa. Con Rashford unica punta nel 4-2-3-1, è Eriksen a far girare il Manchester, Fernandes a supportare l'attacco.
La partita
Alla mezz'ora, il Brighton va in vantaggio: ancora una discesa a sinistra e Tossard che vede il movimento di Welbeck: l'ex di turno crossa alla perfezione per Gross, che davanti alla porta non sbaglia. Al 39', ancora Brighton e ancora Gross: altra ripartenza perfetta, ancora scritta da Trossard. Lallana allarga per March, bravo a calciare e sfortunato nella respita di De Gea. Sul pallone arriva Gross, deve metterla solo dentro.
Al 53' inizia la partita di Cristiano Ronaldo, dentro al posto di Fred. Dopo un paio di occasioni sprecate da Rashford, lo United accorcia con un autogol di Macallister sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Sembra l'inizio della rimonta, ma il Manchester è confuso, disorganizzato, appigliato ai lanci di Eriksen. CR7 si vede a tratti, ma non incide. E il Brighton si toglie la prima - e certamente non ultima - soddisfazione stagionale.