Agosto 2009. Sta nascendo la fenomenale Inter di José Mourinho, quella che a fine stagione completerà lo storico “Triplete”, conquistando oltre alla Coppa Italia e al campionato, anche l’ultima Champions League vinta da un club italiano.
Oltre a colonne di quella squadra come Lucio, Thiago Motta, Sneijder, Milito ed Eto’o, in estate si veste di nerazzurro anche un allora ventenne attaccante austriaco molto promettente, che nel precedente anno si è messo in luce in Eredivisie con la maglia del Twente. Per raccontare l’attuale strepitoso avvio di stagione con il Bologna di Marko Arnautovic è necessario cominciare proprio da lì. Il gigante di Vienna in quella stagione collezionerà solamente tre presenze, che però gli serviranno (parole sue) “per diventare il tipo di giocatore che è oggi”.
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Cinque gol, partenza da urlo, il più pagato della storia del Bologna
E cos'è diventato esattamente oggi Marko Arnautovic? Un attaccante di razza, un condottiero offensivo, abile a difendere il pallone, a centrare la porta con il primo tocco, a scambiare di prima con i compagni e ad avere la personalità per calciare con freddezza i rigori. Un leader, carismatico e di personalità, che sta già facendo sognare Bologna tutta.
Dopo una lunga trattativa, infatti, nell’estate 2021 Walter Sabatini è riuscito a portarlo in rossoblú, con una retribuzione di 2,7 milioni di euro a stagione (il calciatore più pagato nella storia del club). Subito a segno con la Ternana in Coppa Italia, subito in gol in campionato contro la Salernitana, diventando il primo attaccante austriaco a realizzare un gol in Serie A TIM da Anton Polster nel maggio 1988 con la maglia del Torino.
Le migliori coppie gol del Bologna nell'era dei tre punti a vittoria
Stagione | Coppia | Gol nelle prime 12 |
2021/22 | Arnautovic-Barrow | 9 gol |
2002/03 | Cruz-Signori | 9 gol |
1997/98 | Andersson-Baggio | 13 gol |
Mihajlovic ora ha un attaccante e che intesa con Barrow
Sinisa Mihajlovic lo aveva richiesto già prima della scorsa stagione. Rodrigo Palacio iniziava ad avere una certa età, Musa Barrow rende meglio se parte più indietro, da esterno, Federico Santander è sempre flagellato da problemi fisici, e così il Bologna per due anni non ha mai avuto una prima punta di livello. Poi è arrivato Arnautovic e tutto sembra magicamente cambiato. Lui ha messo a referto cinque gol (in questo secolo con la maglia emiliana nelle prime 12 giornate di erano riusciti solo Alberto Gilardino, Marco Di Vaio e Julio Cruz) e del suo lavoro ha beneficiato anche lo stesso Barrow (quattro reti): l’ultima coppia del Bologna in grado di fare così bene a questo punto del campionato fu addirittura quella formata da Julio Cruz e Beppe Signori, stagione 2002/03.
I suoi numeri: può andare in doppia cifra
Ma dove può arrivare questo Arnautovic? Sicuramente almeno in doppia cifra, obiettivo minimo dichiarato da lui stesso e dal suo tecnico Mihajlovic in estate. Lo testimoniano le sue esperienze in Premier League con Stoke City (11 gol nel 2015/16) e West Ham (11 reti nel 2017/18 e 10 reti nel 2018/19), lo confermano anche le due stagioni trascorse a Shanghai, in Cina.
A 32 anni Arnautovic è un attaccante maturo, esperto, tosto, punto di riferimento anche della sua Nazionale nella rincorsa alla qualificazione per i Mondiali di Qatar 2022. Il Bologna si affida a lui per sognare in grande: finire tra le prime sette pare un’impresa titanica, ma nella top-10 di questa Serie A TIM sicuramente un obiettivo alla portata.